
Israele, attacco all’Iran – 3 ore di raid su 20 basi con 200 missili balistici

Israele, attacco all’Iran – Ore di raid su 20 basi con 200 missili balistici
Israele ha portato a termine un attacco notturno contro diversi obiettivi in Iran, in risposta a un’aggressione missilistica iraniana del primo ottobre.
L’operazione, secondo il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha centrato con successo i siti di produzione missilistica iraniani, i cui armamenti rappresentavano una minaccia diretta per i cittadini israeliani. Israele, avendo avvertito l’Iran dell’operazione tramite intermediari, ha chiarito che un’ulteriore escalation iraniana porterà a risposte ancora più severe.
L’Iran ha reagito con cautela, ridimensionando l’impatto dell’attacco e dichiarando che i danni sono stati limitati.
Secondo fonti iraniane, due soldati sono rimasti uccisi e il governo ha accusato Israele di usare questi attacchi come strumento di “guerra psicologica.” L’Iran ha anche affermato che notizie riguardanti l’uso di 100 aerei da parte di Israele e la distruzione di 20 siti strategici siano esagerate e parte di una campagna di disinformazione.
Oltre 100 jet, con F-35 di ultima generazione, e più di 200 missili balistici.
L’Iran avrebbe comunicato, tramite un mediatore straniero, che non intende rispondere con un nuovo attacco, scelta interpretata come un tentativo di evitare un’escalation regionale. Nella stessa notte, per precauzione, Teheran aveva sospeso temporaneamente i voli nello spazio aereo nazionale, ripristinandoli poche ore dopo l’attacco.
La Casa Bianca chiede stop al conflitto Israele-Iran
Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno espresso la speranza che la rappresaglia israeliana segni la fine delle ostilità dirette tra i due paesi. Un alto funzionario della Casa Bianca ha sottolineato che è necessario evitare ulteriori attacchi, invitando l’Iran a moderarsi per scongiurare il rischio di nuovi conflitti in Medio Oriente.