
Omicidio in Lombardia – Ucciso in un parco pubblico, svolta nelle indagini: c’era sangue sui vestiti del fermato
Omicidio in Lombardia – Ucciso in un parco pubblico, svolta nelle indagini: c’era sangue sui vestiti del fermato
Svolta nelle indagini, per l’omicidio avvenuto domenica scorsa in un parco pubblico in Lombardia.
L’omicidio vicino ad uno stabile diroccato, a Brescia.
Fermato un 27enne di origini somale, per lui l’accusa è di omicidio volontario.
Ad inchiodarlo ci sarebbero tracce di sangue sulla felpa e sulle scarpe del fermato.
E’ quanto hanno stabilito le analisi del dna effettuate su richiesta del pubblico ministero di Brescia Donato Greco, titolare dell’inchiesta sulla morte di Yassine Ezzabir.
La vittima, 25 anni, di origini marocchine, era stato colpito alla testa con una bottiglia e una grossa pietra domenica sera vicino a uno stabile diroccato dove vivono persone senza tetto.
I carabinieri hanno fermato un ventisettenne di origini somale Mire Habile, trasferito in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Domani, 17 marzo, verrà interrogato dal gip per la convalida del fermo.