Milano e Torino saranno la prima “città globale” del sud Europa – Sistemi integrati dei trasporti (e non solo): ecco il progetto

Milano e Torino potrebbero fondersi per divenire la prima “città globale” del sud Europa, trasformando l’area in un hub di innovazione e sostenibilità. Il progetto ad ampio raggio è sostenuto da esperti come l’architetto Carlo Ratti del MIT e si basa sull’ampliamento dei sistemi di trasporto tra le due metropoli, puntando su treni e pullman efficienti.

Il concetto di “città globale” ha radici negli anni ’80 e identifica metropoli che fungono da fulcri del potere mondiale in ambiti finanziari, politici e culturali. New York, Londra, Tokyo e Parigi sono esempi emblematici.

Caratterizzate da istituzioni influenti, diversità culturale e infrastrutture avanzate, le città globali sono nodi fondamentali nella rete mondiale, canalizzando capitali, informazioni e talenti. Tuttavia, queste città devono anche affrontare sfide come la polarizzazione sociale e la gentrificazione.

In sintesi, mentre l’idea di trasformare Milano e Torino in un polo globale sembra promettente, la realizzazione di tale visione richiederà collaborazione, innovazione e un coinvolgimento significativo da parte della cittadinanza.

“Dobbiamo spingere verso una integrazione tra due poli urbani ormai vicinissimi: 45 minuti di treno sono meno di quanto ci vuole da casa mia all’ufficio a New York. Di fatto Mi-To potrebbe diventare la maggiore metropoli del sud Europa – ha spiegato l’architetto torinese Carlo Ratti, che insegna al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston. “Una metropoli centrata su innovazione e sostenibilità: due città vibranti e protagoniste con un fertile cuore agricolo tra loro. Magari con l’aggiunta un domani di Bologna, un altro polo chiave della cultura e dell’innovazione. Mi-To-Bo insomma”.