Inchiesta Ultrà: gli atti inviati alla Figc – Cosa rischiano Inter e Milan

La Procura di Milano sta inviando alla giustizia sportiva i documenti relativi all’inchiesta sugli ultras di Inter e Milan, che ha portato a 19 arresti e alla decapitazione dei vertici delle curve Nord (Inter) e Sud (Milan).

La Procura Federale della Figc, guidata da Giuseppe Chinè, aveva già chiesto di ricevere gli atti non coperti da segreto investigativo per valutare eventuali violazioni dell’ordinamento sportivo da parte dei due club o dei loro tesserati. I documenti saranno inviati a Roma nei prossimi giorni.

L’attenzione della giustizia sportiva si concentra sulle possibili infrazioni commesse dai club in merito al sostegno o ai legami con gruppi di tifosi organizzati.

In particolare, l’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva vieta alle società di contribuire finanziariamente o in altro modo al mantenimento di questi gruppi.

Cosa rischiano le squadre

Se verranno accertate violazioni, Inter e Milan rischiano sanzioni economiche, con multe che potrebbero variare dai 10.000 ai 50.000 euro. Tuttavia, al momento sembra più probabile una multa che una penalizzazione in classifica.

Inoltre, l’indagine coinvolge anche alcuni tesserati delle due squadre. A breve, i pm Paolo Storari e Sara Ombra ascolteranno come testimoni l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, il vicepresidente Javier Zanetti e il capitano del Milan Davide Calabria, in merito a presunti contatti e pressioni da parte degli ultras. Altri giocatori, come Hakan Çalhanoglu e l’ex difensore nerazzurro Milan Skriniar, ora al PSG, potrebbero essere interrogati successivamente.

L’inchiesta sta cercando di far luce sui rapporti tra i club e i gruppi di tifosi, che potrebbero aver violato le normative sportive. Nonostante le audizioni non siano ancora state calendarizzate, il caso potrebbe avere ripercussioni sul futuro disciplinare di Inter e Milan, con sanzioni che potrebbero arrivare nelle prossime settimane.