In USA e Cina immensi cimiteri di biciclette, con milioni di pezzi – Troppe bici prodotte per il bike sharing

Negli ultimi quindici anni, il settore del bike sharing ha visto investimenti miliardari, con milioni di biciclette distribuite in giro per il mondo.

Ma smaltire le bici non più utilizzate nelle discariche risulta meno costoso rispetto al loro riciclo, un fenomeno che genera veri e propri “cimiteri” di biciclette dismesse che si stanno moltiplicando. Città come Xiamen in Cina e persino il festival Burning Man negli Stati Uniti ne sono esempi visibili, e alcuni hanno persino provato a trasformare queste bici abbandonate in opere d’arte.

Alcuni “cimiteri” contano un milione di bicilette, sono immensi ed impressionanti

Questa problematica non riguarda solo le biciclette: anche nel settore dell’e-commerce, la gestione dei resi è diventata una questione critica. Per molte aziende, risulta più economico gettare i prodotti restituiti piuttosto che rimetterli in vendita, soprattutto in paesi come la Cina e gli Stati Uniti, dove i costi di smaltimento sono spesso inferiori a quelli di riconfezionamento.

Così, persino capi d’abbigliamento indossati solo una volta finiscono in discarica. Ogni anno, negli USA, i resi generano circa 3 miliardi di tonnellate di rifiuti, una quantità enorme aggravata dal fatto che gli acquisti online hanno una probabilità di essere restituiti tre volte superiore rispetto agli acquisti nei negozi fisici.

E così in vista delle prossime festività, l’invito degli esperti è di fare acquisti più consapevoli, evitando di restituire la merce e donando piuttosto i prodotti non desiderati.

In caso contrario, questi finiranno inevitabilmente ad aumentare le già numerose discariche di tutto il mondo.