Milano – Oggi lo sciopero trasporti, senza fasce garantite

Il nuovo  sciopero dei trasporti ferroviari, che durerà 24 ore, inizierà alle 21 di sabato 25 gennaio e si concluderà alle 20:59 di domenica 26 gennaio. L’agitazione coinvolgerà tutte le compagnie ferroviarie italiane, tra cui Trenord, Trenitalia e Tper. Durante questa giornata, essendo festiva, non saranno previste fasce orarie garantite. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Cub trasporti, Sgb e Usb lavoro privato e potrebbe causare disagi significativi su treni regionali, suburbani, aeroportuali e di lunga percorrenza.

Impatto su Trenord
Secondo una nota ufficiale di Trenord, potrebbero verificarsi cancellazioni e ritardi su diversi servizi, tra cui quelli regionali e i collegamenti aeroportuali. Per il Malpensa Express, saranno attivati autobus sostitutivi senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e l’aeroporto di Malpensa, con partenza da via Paleocapa 1, e tra Stabio e Malpensa. Trenord ha inoltre specificato che i treni previsti in partenza entro le 21 di sabato e con arrivo entro le 22 arriveranno regolarmente a destinazione.

Servizio Trenitalia
Trenitalia ha comunicato che lo sciopero potrebbe comportare modifiche al servizio anche prima e dopo l’orario ufficiale dell’agitazione. Per informazioni dettagliate, è disponibile un numero verde gratuito (800 89 20 21). L’azienda ha chiarito che i passeggeri possono chiedere rimborsi o riprogrammare i loro viaggi. In particolare:

Per i treni Intercity e Frecce, è possibile richiedere il rimborso fino all’orario di partenza previsto.
Per i treni regionali, il rimborso può essere richiesto fino alle 24 del giorno prima dello sciopero.
Sarà garantito un numero limitato di treni a lunga percorrenza, elencati sui portali ufficiali.
Le ragioni della protesta
Il sindacato Usb ha spiegato che lo sciopero è una risposta all’accordo firmato il 10 gennaio 2024, considerato un peggioramento delle condizioni di lavoro nel settore manutenzione delle infrastrutture ferroviarie. L’accordo, secondo Usb, rappresenta il risultato di un percorso che ha penalizzato i lavoratori, aggravando le loro condizioni lavorative e stravolgendo le loro vite.