Un giovane ecuadoriano di 26 anni è morto all’alba di domenica a Milano, lungo i binari del tram tra Rozzano e il quartiere Gratosoglio. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo sarebbe stato investito da almeno cinque tram, ma la dinamica esatta resta ancora avvolta nel mistero e verrà chiarita dall’autopsia. Il corpo è stato trovato dilaniato tra le traversine poco prima delle 8, in un tratto dove la linea del tram corre parallela alla strada e separata dal marciapiede da una ringhiera, mentre dall’altro lato si trovano un prato e una siepe.

Le indagini condotte dalla Polizia Locale, sotto la guida del comandante Gianluca Mirabelli, suggeriscono che il giovane potrebbe aver cercato di attraversare i binari in quel punto. È possibile che fosse ubriaco o che abbia avuto un malore, magari dopo aver trascorso la serata in un locale frequentato da sudamericani nella zona. Gli investigatori escludono categoricamente l’ipotesi di un gesto volontario, considerando il tragico evento come un incidente aggravato dal buio e dalla pioggia, che hanno ridotto drasticamente la visibilità.

Il primo tram a investirlo non è stato identificato immediatamente: nessuno dei conducenti che hanno attraversato il corpo ha notato nulla fino alle prime luci del mattino, quando un macchinista ha visto i resti sulla linea e ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, le volanti della polizia e la conferma che si trattava di un incidente. La linea è rimasta bloccata per diverse ore, con bus sostitutivi attivati lungo il tratto tra Milano e Rozzano.

Il giovane, al momento del ritrovamento, non aveva documenti con sé, ma solo un telefono scarico e le chiavi di un’auto Ford. Per ore le autorità hanno cercato di identificarlo, coinvolgendo anche i volontari che gestiscono il dormitorio di via Saponaro. La svolta è arrivata nel pomeriggio, quando il coinquilino del ragazzo, non vedendolo tornare a casa, ha deciso di indagare sui suoi movimenti tramite il GPS del cellulare, scoprendo che la posizione si fermava in via dei Missaglia. Si è quindi recato al comando del Radiomobile, dove è avvenuta la tragica conferma.

Il giovane, regolarmente residente a Milano da tempo, sarà sottoposto ad autopsia per chiarire le cause della caduta sui binari, che potrebbe essere stata provocata da un malore o dall’alcol. Le autorità stanno anche verificando che non ci siano stati interventi di terze persone, anche se al momento non ci sono elementi che facciano pensare a una responsabilità altrui.