A Milano l’età media è di 46 anni. Ecco qual è il quartiere più “giovane”. Superato San Siro: i dati

Un ritratto demografico complesso emerge dall’analisi statistica della popolazione milanese per l’anno 2024. La metropoli lombarda conta un totale di un milione e quattrocentomila residenti, con una composizione sociale estremamente articolata e dinamica.

La struttura demografica presenta alcune caratteristiche significative: l’età media si attesta a 46 anni, con una presenza di 487 cittadini che hanno superato il secolo di vita. Un dato particolarmente interessante riguarda la distribuzione di genere, con le donne che rappresentano il 51,3 per cento della popolazione, e la cui percentuale tende ad aumentare nelle fasce d’età più avanzate.

Il tessuto sociale milanese si contraddistingue per una spiccata dimensione multiculturale. Il 21,3 per cento dei residenti non possiede la cittadinanza italiana, con una composizione etnica variegata. Le comunità più consistenti risultano essere quella egiziana, seguita da filippini e cinesi, con presenze significative anche di bengalesi, rumeni e peruviani.
Un aspetto particolarmente rilevante è la configurazione dei nuclei familiari: quasi la metà dei milanesi vive da sola, superando il 40 per cento della popolazione totale. Questo dato riflette un profondo cambiamento sociale, confermato dal fatto che negli ultimi dieci anni il 26 per cento dei residenti è cambiato, segno di un ricambio generazionale e professionale costante.

La dinamicità demografica trova riscontro anche nella natalità, che purtroppo segue il trend nazionale di decrescita. Nel 2024 sono nati solamente 8.795 bambini, un numero che solleva interrogativi sul futuro demografico della città.

Il quartiere più giovane

A livello territoriale, emerge una fotografia interessante: Dergano si configura come il quartiere più giovane, scalzando San Siro da questo primato. Nell’area delle case popolari Aler di San Siro, tre abitanti su dieci hanno meno di 19 anni, e oltre la metà (il 57 per cento) ha origini straniere, testimoniando la complessità e l’eterogeneità del tessuto urbano milanese.
I dati restituiscono l’immagine di una metropoli in continua evoluzione, cosmopolita, caratterizzata da una marcata vocazione internazionale e da una capacità di attrazione che supera i confini nazionali, richiamando nuovi abitanti da diverse parti del mondo per opportunità lavorative e di studio.