
Milano -Chiude dopo più di un secolo la Ferramenta Prandoni: addio ad un pezzo di storia
Dopo 136 anni di attività, la storica Ferramenta Prandoni di Legnano, nell’hinterland nord-ovest di Milano, si prepara ad abbassare le serrande per l’ultima volta. Il 31 dicembre 2025 segnerà la fine di un capitolo importante della storia cittadina: un negozio che, dal 1889, ha attraversato epoche, guerre, crisi e trasformazioni sociali, restando sempre un punto fermo per generazioni di legnanesi.
Fondata da Giuseppe Prandoni, conosciuto come “Ul Pin Faré” (“il fabbro Giuseppe” in dialetto legnanese), la bottega nacque come piccolo laboratorio di ferro battuto, capace di realizzare pezzi artigianali ancora oggi visibili sul campanile della chiesa dei Santi Martiri. Nel corso del Novecento, l’attività si è evoluta e tramandata di padre in figlio, diventando un simbolo della tradizione e del lavoro artigianale locale.
Nel 1944, Giuseppe suddivise l’attività tra i figli: l’officina passò al minore, mentre la ferramenta restò nelle mani di Luigi “Gino” Prandoni, che diede vita alla ditta individuale Prandoni Gino. Da allora il negozio si specializzò nella vendita di attrezzi, ricambi per aratri, chiodi e fil di ferro, diventando presto un punto di riferimento per artigiani e privati. Negli anni Ottanta la Ferramenta divenne Prandoni Gino & Figli sas, includendo la moglie di Vittorio, Pinuccia, e le figlie Antonella ed Elena: una vera e propria impresa di famiglia che ha portato avanti con passione la tradizione per quattro generazioni.
Il negozio, situato in piazza del Popolo, ha resistito a due guerre mondiali, all’industrializzazione di Legnano e al successivo declino delle fabbriche locali, mantenendo intatto il suo spirito artigiano e l’atmosfera autentica di un tempo. Gli scaffali in legno, la storica maniglia della porta d’ingresso forgiata dal fondatore, e l’insegna “Prandoni” sulle vetrine sono diventati elementi iconici per la comunità.
In un messaggio diffuso sui social, la famiglia Prandoni ha annunciato la chiusura con parole cariche di emozione: “Abbiamo vissuto epoche in cui tutto cambiava fuori, ma dentro il negozio restava sempre la stessa voglia di fare bene, di aiutare e di esserci”. La decisione è stata descritta come “sofferta ma necessaria”, maturata con orgoglio per il passato e con gratitudine verso i clienti che hanno sostenuto l’attività nel corso dei decenni.