
Automotive, l’industria tedesca perde 50.000 posti di lavoro: la crisi continua
Automotive, l’industria tedesca perde 50.000 posti di lavoro: la crisi continua
L’automotive tedesco sta attraversando una fase di forte turbolenza, testimoniata dal drastico ridimensionamento dell’occupazione: nei primi nove mesi del 2025 sono scomparsi quasi 49.000 posti di lavoro. I numeri diffusi dall’Ufficio federale di Statistica indicano una contrazione del personale del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, il calo più pesante registrato in un comparto che tradizionalmente impiega oltre 200.000 lavoratori.
Un settore che fatica a tenere il passo
Le realtà più colpite risultano essere le aziende della filiera dei componenti, che stanno affrontando tagli consistenti e riorganizzazioni profonde. Le difficoltà, però, non riguardano esclusivamente l’auto: anche altre branche dell’industria tedesca stanno vivendo una stagione complessa. La produzione e la lavorazione dei metalli hanno visto scendere l’occupazione del 5,4%, mentre l’industria dell’ottica di precisione ha registrato una riduzione del 3%.
Quasi 50.000 addetti in meno
Entrando nel dettaglio, tra le imprese che operano come fornitrici dell’automotive si osserva un ridimensionamento del 4% nelle attività legate a carrozzerie, sovrastrutture e rimorchi, mentre per chi produce componenti e accessori per veicoli la diminuzione arriva a toccare punte dell’11%. La flessione nei reparti direttamente coinvolti nella costruzione delle auto è meno accentuata, ma resta significativa, fermandosi al 3,8%.
Il quadro mostra un settore sotto pressione, con interrogativi sempre più urgenti sulla tenuta e sulla prospettiva a medio termine di una delle industrie simbolo dell’economia tedesca.