
A Milano addio smart working per i dipendenti Amazon – In 1500 tornano in ufficio

A partire da lunedì 30 giugno, circa 1.500 dipendenti Amazon di Milano sono tornati a lavorare in presenza cinque giorni su cinque nella sede di viale Monte Grappa. Con questa scelta, il colosso dell’e-commerce ha ufficialmente chiuso il capitolo dello smart working introdotto durante l’emergenza Covid, ponendo fine a quasi cinque anni di lavoro ibrido o da remoto.
Una scelta in controtendenza rispetto al panorama lombardo
La decisione del gruppo americano si distacca notevolmente dalle tendenze regionali. Secondo gli ultimi dati diffusi da Confindustria Lombardia, il 47% delle aziende della regione mantiene forme di lavoro agile. La percentuale sale fino al 67% nel settore dei servizi, mentre scende al 41% nell’industria manifatturiera. Il lavoro da remoto è più diffuso anche nelle grandi imprese, dove lo adotta ben il 70% delle aziende con oltre 25 dipendenti, contro il 29% delle microimprese. Amazon, con 3.700 lavoratori in Lombardia, rientra pienamente tra i grandi player.
L’obbligo di tornare stabilmente in ufficio era già stato stabilito a livello globale da Amazon nel corso dell’autunno scorso, ma a Milano è stato posticipato: l’azienda ha dovuto ampliare gli spazi interni, diventati insufficienti a seguito del boom di assunzioni legato all’impennata delle consegne durante la pandemia. Ora che i lavori sono conclusi, anche i milanesi devono rientrare.
Amazon motiva questa scelta sostenendo che la presenza in ufficio favorisce la collaborazione, l’apprendimento reciproco e la condivisione, elementi considerati fondamentali per l’identità aziendale. In altre parole, le riunioni virtuali lasciano il posto agli incontri dal vivo, e i dipendenti dovranno rimettere da parte pigiami e call su Teams.
Lavorare da casa non è completamente escluso, ma sarà consentito solo in situazioni eccezionali: ad esempio, figli malati, urgenze personali, oppure esigenze particolari legate a progetti specifici. Ma l’azienda ha chiarito che si tratta di deroghe limitate e temporanee.