
Air India sotto accusa: strage e voli senza certificazione. Passeggeri a rischio – L’indagine
Un’indagine interna di Air India ha fatto emergere gravi problemi organizzativi dopo la scoperta che un Airbus A320 aveva effettuato otto voli di linea e un volo di prova senza il certificato di aeronavigabilità, documento indispensabile che attesta il superamento dei controlli annuali sulla sicurezza. L’aereo ha trasportato passeggeri tra diverse città indiane il 24 e 25 novembre, esponendo centinaia di persone a rischi potenzialmente enormi.
Il rapporto dell’inchiesta, visionato da Reuters, parla di “fallimenti sistemici”: ingegneri e piloti non avrebbero controllato la documentazione di bordo e sarebbero venute meno comunicazioni fondamentali tra i vari reparti. Informazioni cruciali non sarebbero state condivise, impedendo interventi tempestivi che avrebbero potuto evitare la violazione delle norme. Air India, reduce dal disastro di giugno in cui un Boeing della compagnia si è schiantato causando 260 vittime, riconosce nel documento la necessità urgente di rafforzare procedure, cultura della conformità e disciplina interna.
La compagnia, controllata dal Tata Group insieme a Singapore Airlines, ha segnalato spontaneamente l’accaduto all’ente nazionale dell’aviazione civile (DGCA), che ha immediatamente messo a terra il velivolo e avviato un’indagine formale. Alcuni dipendenti sono stati sospesi. L’autorità regolatoria ricorda che volare senza ARC può comportare multe fino a 10 milioni di rupie e che il certificato viene rilasciato solo dopo verifiche accurate su ogni componente dell’aereo, dai kit di emergenza agli pneumatici.
“L’indagine – srive La Stampa – “attribuisce responsabilità anche ai piloti, affermando che quelli che hanno operato gli otto voli non hanno rispettato le procedure operative standard prima del decollo. Il 1° dicembre, il direttore delle operazioni di volo di Air India, Manish Uppal, ha ricordato a tutti i piloti, tramite una email interna, di verificare la documentazione prima di ogni volo, inclusi carte di navigazione, manifesto di carico e ARC, riferisce il rapporto. «Il mancato rispetto delle politiche aziendali o delle SOP sarà considerato una violazione grave e potrà comportare provvedimenti», recitava la comunicazione. Airbus aveva richiamato 6.000 A320 per aggiornare software vulnerabile Ad ottobre, Airbus aveva richiamato circa 6.000 A320 per sostituire urgentemente un software di controllo vulnerabile alle radiazioni solari, dopo un incidente su un volo JetBlue negli Stati Uniti. Il richiamo aveva provocato ritardi e cancellazioni in tutto il mondo. Tra i velivoli interessati c’era anche l’Airbus A320neo che trasportava Papa Leone XIV in Turchia e Libano, per il quale il componente necessario e il tecnico erano stati inviati a Istanbul. Dei 6.000 aerei, 5.000 avevano ricevuto solo l’aggiornamento software, mentre 900 avevano dovuto sostituire il computer di bordo”.