
Arriva il primo farmaco per la ricrescita dei capelli- “Per adulti e adolescenti”: il parere dell’esperto

Arriva il primo farmaco per la ricrescita dei capelli- “Per adulti e adolescenti”
Una svolta terapeutica importante è finalmente disponibile per le persone affette da alopecia areata: è stato approvato in Italia il primo medicinale orale in grado di stimolare la ricrescita dei capelli in pazienti colpiti da questa malattia autoimmune. L’annuncio arriva con entusiasmo dalla comunità scientifica, poiché il farmaco, chiamato riltlecitinib, sarà destinato a trattare le forme più gravi della patologia sia negli adulti che nei giovani dai 12 anni in su.
L’alopecia areata colpisce circa il 2% della popolazione mondiale e, in Italia, si stima che riguardi almeno 120.000 persone, sebbene il numero effettivo possa essere molto più alto. Si tratta di una condizione in cui il sistema immunitario attacca per errore i follicoli piliferi, causando la perdita improvvisa dei capelli a chiazze, fino a interessare tutto il cuoio capelluto o l’intero corpo. La malattia ha un impatto psicologico significativo, soprattutto tra adolescenti e donne, interferendo con l’autostima e le relazioni sociali.
Il nuovo farmaco, sviluppato da Pfizer, è un inibitore selettivo delle chinasi JAK3 e TEC, agisce direttamente sul processo infiammatorio che danneggia i follicoli e ha dimostrato di favorire la ricrescita dei capelli in una percentuale consistente di pazienti. Lo studio clinico internazionale “Allegro”, pubblicato su The Lancet, ha coinvolto più di 700 persone in 18 Paesi: dopo 24 settimane di trattamento, circa un terzo dei pazienti trattati ha mostrato risultati positivi, contro solo il 2% del gruppo placebo.
Il dottor Piergiorgio Malagoli, responsabile della Psocare Unit all’IRCCS Policlinico San Donato, sottolinea a Ilfattoquotidiano.it l’importanza di questa novità: «Si tratta di una terapia somministrata per via orale, con una compressa da 50 mg al giorno, indicata nei casi in cui oltre la metà del cuoio capelluto risulta colpita. I primi segnali di miglioramento compaiono tra le 12 e le 16 settimane, ma serve un trattamento continuativo per consolidare i benefici».
Malagoli precisa che riltlecitinib non è adatto alle forme universali della malattia (ovvero la perdita totale di peli e capelli) né agisce sulla comune calvizie androgenetica. «La sua efficacia si è mostrata stabile anche nei pazienti che convivono con l’alopecia da molti anni», aggiunge. Un ulteriore vantaggio del farmaco è la sua sicurezza: non sono emerse gravi reazioni avverse e non interferisce con altri medicinali, aspetto rassicurante per chi ha già terapie in corso per altre condizioni.
Tuttavia, il trattamento non è accessibile ovunque: può essere prescritto esclusivamente nei centri dermatologici ospedalieri e universitari accreditati, dove dermatologi specializzati possono attivare un piano terapeutico dedicato. «Il fatto che non tutti i professionisti siano ancora informati sull’uso del farmaco potrebbe ostacolarne la diffusione – conclude Malagoli – ma ogni Regione ha centri di riferimento e l’auspicio è che presto sempre più pazienti possano accedervi».
L’arrivo di questa terapia rappresenta un passo in avanti concreto per offrire una soluzione efficace a una patologia spesso sottovalutata, ma capace di causare notevoli disagi, soprattutto nei più giovani. Un’innovazione che promette di restituire non solo i capelli, ma anche fiducia e serenità a chi ne è colpito.