
Bellissimo e folle Milan- Roma. Maignan eroe, i Rossoneri vincono e volano al secondo posto
Partita spettacolare a San Siro: il Milan supera la Roma in una gara ricca di colpi di scena, conquistando il secondo posto in classifica e rilanciandosi nella corsa scudetto. Dopo le prove convincenti contro Napoli e Juventus, i rossoneri mettono un altro timbro pesante sul loro campionato, lanciando un messaggio chiaro alle rivali: questa squadra può puntare in alto. Il successo porta la firma di Pavlovic, autore del gol decisivo, ma il vero eroe della serata è Mike Maignan, che nel momento più delicato neutralizza un rigore di Dybala e blinda la vittoria.
Le formazioni: tra rientri e assenze
A Milanello, l’infermeria continua a influenzare le scelte di Allegri: Gimenez resta ai box, mentre Tomori torna a disposizione ma solo per la panchina. In difesa spazio a De Winter, affiancato dal rientrante Estupiñan, mentre in mezzo si rivede Jashari dopo due mesi di stop. Davanti, coppia d’attacco inedita con Nkunku e Leao, supportati da Modric in cabina di regia e Ricci confermato in mezzo al campo.
Sul fronte opposto, Gasperini (alla guida della Roma) conferma El Aynaoui e Koné in mediana, con Cristante più avanzato a dare manforte a Dybala e Soulé. Il compito principale di Cristante, però, non è tanto quello di attaccare, quanto di oscurare Modric, limitandone i tempi e gli spazi di gioco. Missione riuscita solo a metà: il croato, pur pressato, è riuscito a gestire molti palloni e a mantenere ordine in una squadra spesso in affanno.
Dominio Roma nel primo tempo
L’avvio è tutto giallorosso. La Roma parte forte, pressa alta e costringe il Milan a un continuo affanno nella costruzione dal basso. Maignan commette un paio di errori nei rinvii, Bartesaghi appare in serata negativa, e la squadra di Allegri fatica enormemente a uscire dalla propria metà campo.
Per quasi quaranta minuti, il copione è chiaro: Roma padrona del campo, Milan chiuso e impreciso. Le occasioni non mancano per i giallorossi: Ndicka sfiora il gol di testa, poi Dybala, dopo un’incertezza di De Winter, va vicino a un capolavoro mancato di poco. Il Milan, invece, si vede raramente e sbaglia molto in fase offensiva, con Leao e Nkunku incapaci di tenere palla o creare superiorità.
Il Milan punisce e cambia marcia
Quando la Roma sembra in pieno controllo, arriva il colpo a sorpresa. Al 39’, Leao scappa sulla sinistra e serve un pallone arretrato per Pavlovic, che con un sinistro preciso buca Svilar: 1-0 alla prima vera occasione. Un colpo quasi ingiusto per quanto visto fino a quel momento, ma che cambia l’inerzia del match. Poco dopo, Fofana spreca clamorosamente il raddoppio, ma la Roma accusa il contraccolpo.
Nella ripresa, il Milan cresce e mette sotto gli avversari. In cinque minuti crea tre occasioni nitide: Fofana fallisce ancora da posizione ravvicinata, Leao impegna Svilar con un tiro potente, e Nkunku colpisce il palo in mischia. È un assedio continuo, una sequenza di opportunità divorate. Anche la Roma, però, ha le sue: nel finale, una punizione di Dybala provoca un tocco di mano in barriera di Fofana e l’arbitro assegna il rigore.
Maignan salva tutto
Dal dischetto si presenta Dybala, ma Maignan – tornato nella sua versione migliore – intuisce e respinge, regalando al Meazza un boato liberatorio. È la parata che chiude la partita e consegna al Milan tre punti d’oro.
Dopo un primo tempo difficile, i rossoneri riescono a ribaltare l’inerzia con carattere, organizzazione e qualche episodio fortunato, mostrando una crescita evidente nel gioco e nella personalità. La Roma, invece, paga le troppe occasioni sprecate e il blackout di inizio ripresa.
La vittoria porta il Milan a un solo punto dalla vetta, in piena bagarre per lo scudetto insieme a Inter e Roma. La squadra di Allegri (che continua a predicare prudenza parlando solo di Champions) dimostra di avere solidità, alternative e un portiere decisivo nei momenti chiave.
Una gara intensa, a tratti caotica, ma che lascia un messaggio forte: il Diavolo è tornato e non ha alcuna intenzione di nascondersi.