
Biancaneve, storia di un clamoroso Flop al cinema – Dal budget esagerato alla fuga del pubblico

Biancaneve, storia di un clamoroso Flop al cinema
Il fallimento di un film al botteghino raramente è causato da un solo fattore. Di solito, è il risultato di una combinazione di elementi che, messi insieme, compromettono la sua fortuna nelle sale. Nel caso del nuovo adattamento di Biancaneve, targato Disney, con Rachel Zegler e Gal Gadot, le cause del fiasco sembrano essere molteplici.
Uno dei primi aspetti da segnalare è legato alle controversie che hanno circondato il casting della protagonista. Le dichiarazioni pubbliche di Rachel Zegler, giudicate da molti come eccessivamente “progressiste” o “woke”, hanno alimentato il malcontento di una parte del pubblico, al punto che diversi spettatori avrebbero scelto deliberatamente di non andare a vedere il film. Questo tipo di boicottaggio, secondo alcune analisi, ha inciso concretamente sull’andamento commerciale del progetto.
A ciò si aggiunge un altro elemento importante: le nuove abitudini del pubblico. Sempre più persone, infatti, preferiscono attendere l’arrivo dei film sulle piattaforme streaming piuttosto che recarsi al cinema. Considerando che Biancaneve è pensato principalmente per un pubblico familiare, il fattore economico gioca un ruolo chiave. Portare l’intera famiglia al cinema può risultare molto più costoso di un abbonamento mensile a Disney+, spingendo così tanti a rimandare la visione del film a casa.
Un ulteriore problema riguarda quella che alcuni critici definiscono ormai “stanchezza da live-action”. Proprio come accaduto con i cinecomic, anche i rifacimenti in versione realistica dei classici Disney sembrano aver perso l’effetto novità. Le aspettative sono spesso deluse e ciò rende queste pellicole sempre meno attrattive rispetto al passato, quando rappresentavano un vero evento.
Un altro punto critico è legato al gigantesco investimento economico da parte della Disney. Fin dall’inizio, era chiaro che il film non fosse una produzione a basso costo. Ma recentemente il New York Times ha aggiornato le stime del budget, includendo anche i costi legati alle riprese supplementari, alla post-produzione e alla campagna promozionale. Secondo le ultime cifre, la spesa complessiva per Biancaneve potrebbe aver raggiunto addirittura i 350 milioni di dollari, ben oltre i 270 milioni precedentemente indicati da Deadline.
Alla luce degli incassi deludenti e della cattiva accoglienza da parte del pubblico (su IMDb il film ha ottenuto punteggi inferiori perfino a quelli di DragonBall Evolution), lo scenario che si prospetta per la Disney è tutt’altro che roseo. Il rischio che l’intera operazione si trasformi in un tracollo economico è, a questo punto, molto concreto.