
Diana è morta di stenti: la bimba uccisa in estate poteva salvarsi, senza la droga

I risultati degli esami tossicologi sul corpicino della bimba uccisa questa estate, Diana, hanno fornito informazioni incisive. La tragedia aveva sconvolto Milano, la principale indagata è la mamma della piccola, che l’avrebbe lasciata sola a morire di stenti.
Le analisi hanno confermato che la bimba è stata drogata: sono state infatti trovate tracce di benzodiazepine nel latte contenuto nel biberon, ma anche nei capelli e nello stomaco di Diana. Oltre al potente sedativo, nello stomaco della piccola c’erano anche tracce del materiale di cui è composto il cuscino. I risultati definitivi dell’autopsia arriveranno nei prossimi giorni e ci conosceranno così i quantitativi esatti delle sostanze ritrovate.
La triste e terribile conclusione è che Diana si sarebbe potuta salvare, se non fosse stata drogata: sarebbe stata in grado di alzarsi dal lettino da campeggio in cui dormiva abitualmente, avrebbe camminato in casa, bevuto l’acqua nella bottiglietta che era vicino al letto, avrebbe pianto, urlato e forse qualcuno l’avrebbe aiutata.
Il quadro accusatorio della mamma Alessia si aggrava decisamente: all’omicidio si aggiunge l’aggravante della premeditazione.
E.F.M.