Un tragico incidente ha portato alla morte di Claudia Cocchetti,  32enne originaria di Lovere e residente a Sarezzo, nel Bresciano.

Claudia si trovava come passeggera sulla moto del compagno quando, a causa di una sbandata improvvisa, ha perso il controllo e ha colpito violentemente il guardrail a bordo strada, evento che le è stato fatale.

L’incidente è avvenuto lungo la statale 237 del Caffaro, che collega il lago d’Idro con quello di Garda, in Valsabbia.

Secondo le prime ricostruzioni, la coppia stava procedendo a velocità moderata quando ha incontrato una macchia d’olio sull’asfalto, probabilmente lasciata da un veicolo passato poco prima.

Questo tratto di strada, reso estremamente scivoloso, ha fatto perdere il controllo del mezzo, portando la moto a uscire di strada. Claudia, pur indossando il casco, ha subito un colpo fatale alla testa contro il guardrail, e i soccorsi giunti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvarla. Il compagno, che guidava la moto, ha riportato solo lievi ferite.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale della Valsabbia per avviare le indagini. Dopo i rilievi, le autorità hanno analizzato le telecamere di sorveglianza presenti nella zona per cercare di individuare il mezzo che potrebbe aver perso il combustibile sulla strada, causando indirettamente l’incidente.

Claudia Cocchetti era una grande appassionata di moto, come emergeva dai suoi profili social, dove si definiva una “biker girl”.

Solo pochi giorni prima, Claudia aveva segnalato pubblicamente il pericolo rappresentato dalle macchie d’olio e dalle condizioni insicure delle strade provinciali, utilizzando i social media e scrivendo ai giornali locali. La sicurezza stradale era per lei una questione importante, quasi un’ossessione, tanto da spingerla a denunciare ripetutamente le criticità riscontrate lungo le strade della sua zona.