
E’ Milanese il Campione del Mondo di Karate! Il giovane Matteo Avanzini sul tetto del mondo!
L’Italia chiude i Mondiali di karate del Cairo con un bottino prezioso: tre medaglie complessive e la conferma di essere tra le squadre più competitive al mondo.
Il risultato più prestigioso arriva da Matteo Avanzini, giovane milanese che conquista il titolo iridato nei +84 kg di kumite, affermandosi come nuovo punto di riferimento della categoria. A completare il medagliere azzurro ci sono l’argento di Alessio Ghinami nel kata maschile e il bronzo di Terryana D’Onofrio nel kata femminile, segno della solidità e della varietà del movimento italiano.
La prova di Avanzini è stata epica: atleta delle Fiamme Gialle e appena ventunenne, ha affrontato in finale l’iraniano Saleh Abazari, campione continentale in carica. L’incontro è proceduto in equilibrio, con un punto per parte nella fase iniziale, fino allo yuko messo a segno dal milanese a pochi secondi dal termine. Il pareggio dell’avversario ha portato la sfida alla decisione arbitrale: equilibrio anche tra le bandierine dei giudici, fino all’intervento dell’arbitro centrale che ha decretato la vittoria dell’azzurro. Con questo successo, l’Italia ritrova il trionfo mondiale nei pesi massimi del kumite dopo i successi storici di Guazzaroni, Benetello e Maniscalco.
Il cammino di Avanzini è stato complesso: iniziato con una sconfitta nella fase a gironi, ha poi infilato una serie impeccabile di incontri vinti senza incassare punti. Agli ottavi ha eliminato il campione del mondo in carica Filali, quindi Kudzinau ai quarti, Gurbanli in semifinale e infine Abazari.
Il ragazzo mlanese ha commentato il suo successo: “Un’impresa durissima”, e ha aggiunto: “Dopo questa battaglia in finale contro l’Iran posso dire che è stata davvero un’impresa durissima e che questo rende tutto ancora più bello. Abbiamo fatto tantissimi sacrifici. Ricordo i miei genitori che sprecavano ore e ore ad aspettarmi fuori dal Palazzetto e questa medaglia significa che lo facevano per qualcosa di importante. Sono felicissimo e questa medaglia la dedico a loro, gli devo il cuore, gli devo l’anima e questa è solo per loro. Un grazie immenso a loro. Vi amo tantissimo”.
Fr