Economia: Germania, fine di un’era – A maggio il primo deficit commerciale dal 1991

La crisi colpisce anche la potenza tedesca che, secondo i dati emersi dagli ultimi studi, nel Maggio 2022 ha fatto il primo deficit commerciale dal 1991, ossia l’anno successivo alla riunificazione.

Ma le difficoltà in Germania sono appena iniziate, perché i disagi che riguardano la catena mondiale di approvvigionamento continueranno. Così come continueranno ad essere alti i prezzi di energia e materie prime, anche nei prossimi mesi.

Per la Germana “è la simbolica fine di un’era – spiega Ispi, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale – “cominciata negli anni Duemila, con l’apertura di un surplus commerciale che aveva raggiunto i massimi nel 2014, in piena crisi dell’euro.

Secondo l’ultimo studio: ” A maggio, il saldo destagionalizzato tra importazioni ed esportazioni tedesche ha raggiunto la cifra di –1 miliardo di euro. Un deficit simbolico, certo. Ma esito di un trend cominciato ormai un anno e mezzo fa, quando la bilancia segnava ancora +200 miliardi”.

Ma quanto accade a Berlino rispecchia una crisi che intessa tutta l’Europa, con i prezzi spot del gas ai massimi valori da quattro mesi, col rischio che crescano ulteriormente, per la chiusura per manutenzione di Nord Stream prevista nei prossimi giorni.

“Oltre a spingere verso il basso la bilancia commerciale, i prezzi elevati dell’energia – o addirittura l’eventualità che in autunno si sia costretti a razionamenti – conclude l’Ispi – ” aumentano la probabilità di una recessione in Europa. Probabilità che cresce ulteriormente se si considera che la Bce si prepara alla prima stretta sui tassi dal 2011. L’Europa saprà restare unita di fronte alla prima grande frenata post-pandemia?”.

Questa la tabella dello studio Istituto per gli Studi di Politica internazionale sulla situazione in Germania