
Giornali, continua il crollo delle vendite – Vola solo Travaglio: gli ultimi dati

Quotidiani italiani, crisi nera nelle vendite: solo in pochi si salvano, Travaglio in testa
Il mercato della stampa italiana continua a navigare in acque agitate, con una contrazione generalizzata delle vendite che coinvolge la quasi totalità dei principali quotidiani. Secondo gli ultimi dati forniti da Ads (che includono sia le copie cartacee che quelle digitali), riferiti a marzo 2025 e confrontati con lo stesso mese dell’anno precedente, il quadro è a tinte fosche: quasi tutti i giornali calano, molti in modo sensibile, con pochissime eccezioni positive.
A guidare il mercato, seppure in flessione, resta il Corriere della Sera, che conserva la vetta della classifica pur scendendo da oltre 230 mila copie nel marzo 2024 a 223.440 nel marzo 2025. La Gazzetta dello Sport, seppur in lieve calo, riesce a difendere le sue posizioni con 138.747 copie (erano 140.441), riuscendo anche a scavalcare La Repubblica, che invece registra un forte calo e passa da 150.722 a 138.027 copie, perdendo la seconda posizione in classifica.
Tra i pochi segnali positivi, spicca la crescita decisa dell’Avvenire, il quotidiano cattolico diretto da Marco Girardo, che supera le 100 mila copie (da 98.111 a 104.179). Ma il vero exploit è quello de Il Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, che continua a viaggiare in controtendenza: guadagna terreno e arriva a 54.954 copie, confermando il trend positivo già registrato lo scorso anno.
Male quasi tutti gli altri. Il Sole 24 Ore accusa un calo non drammatico, ma costante, scendendo a 116.170 copie (contro le 120.392 dell’anno prima). Perde terreno anche La Stampa, che passa da 79.910 a 73.723, e Il Messaggero, che retrocede da 62.300 a 57.740. In particolare, quest’ultimo vede ridursi il distacco proprio dal Fatto Quotidiano, che continua a tallonarlo da vicino.
Molto preoccupante è il caso del Corriere dello Sport, che crolla pesantemente: da 44.311 a 33.207 copie in un solo anno, una delle perdite più consistenti tra tutti i quotidiani. Anche testate storiche come Qn – Il Resto del Carlino, Qn – La Nazione, Il Gazzettino, Il Giornale e La Verità mostrano cali evidenti, con numeri che ormai si avvicinano o scendono sotto le 30 mila copie.
Unico altro segnale positivo, per quanto modesto, viene da Il Mattino, che cresce leggermente da 23.715 a 24.093 copie. Tuttosport, infine, registra uno dei crolli più gravi tra i giornali sportivi, passando da 23.018 a 17.967 copie.