
Gli amici a quattro zampe si riappropriano dell’area riservata al Parco della Resistenza di Milano

Al Parco della Resistenza di Milano, decine di residenti hanno deciso di occupare abusivamente lo spazio riservato ai cani per chiederne la riapertura.
Cosa è successo al Parco della Resistenza:
In un pomeriggio di maggio si sono visti letteralmente sfrattare dall’area cani del parco pubblico milanese. La comunità dei frequentatori del parco con gli amici a quattro zampe si è subito attivata. La decisione non poteva essere accettata a testa bassa anche se se ne comprendono parzialmente le ragioni. I frequentatori del Parco della Resistenza sanno che la decisione è stata presa presumibilmente per allargare l’area gioco dei bimbi, esigenza che non viene per nulla messa in discussione. Ritengono però che cacciare gli animali non sia la soluzione che favorisce convivenza e integrazione.
I disagi e le speranze per l’area cani del Parco della Resistenza:
Siamo a pochi passi dalla prestigiosa università Bocconi e i padroni con i loro cani sono preoccupati per i loro amici che dovranno rinunciare a molto del loro divertimento. Stanno così combattendo contro la decisione di chiudere una delle due aree cani dei giardini pubblici (quella più grande), riservando loro solo un piccolo spazio che, spiegano i residenti, non è sufficiente per far correre tutti gli animali. I protestanti spiegano che portare a spasso i cani in zona è diventato un vero incubo: l’area a loro riservata è piccolissima e spesso si forma la fila di fronte al recinto di entrata.
Gli amici sfrattati dal Parco della Resistenza hanno deciso di affidare la loro causa alla senatrice del Movimento 5 stelle Simona Nocerino, che si unisce alle loro voci nel chiedere l’immediata riapertura dell’area.
E.F.M.
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