
La filiale italiana di Db Schenker viene commissariata: su di lei l’ombra della ‘Ndrangheta

Secondo le indagini della guardia di finanza di Milano e dei carabinieri di Como, la divisione italiana della Db Schenker, colosso della logistica tedesco, avere affidato subappalti per cinque anni ad una società di trasporti guidata informalmente da un condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Quest’ultima è un’azienda intestata formalmente alla moglie di Nicola Bevilacqua, un pregiudicato che era stato condannato in via definitiva a Catanzaro nel 2006 per associazione di stampo mafioso e, successivamente, indagato a Milano per intestazione di beni fittizia.
Ammonterebbero a circa due milioni di euro i subappalti affidati alla società di Bevilacqua. La maxi indagine parte dalla scoperta di un carico di cocaina (trenta chili) sequestrato nel porto di Dover nel 2020: era a bordo di un camion riconducibile a Bevilacqua che lo trasportava per conto della Schenker Italiana. La filiale italiana della Db Schenker è stata posta in amministrazione controllata dai giudici milanesi. Occorre precisare che quest’ultima non è sotto indagine e nemmeno i suoi manager. L’amministrazione giudiziaria della società italiana, chiesta e ottenuta dai pm Paolo Storari e Silvia Bonardi, è di tipo preventivo e mira a evitare eventuali contaminazioni e permeabilità della criminalità organizzata.
E.F.M.
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