
Milano – La nuova truffa: si ‘tuffano’ sotto l’auto e poi chiedono soldi. Ecco come agiscono
La nuova truffa del finto investimento: si lanciano davanti alle auto e chiedono denaro
Nelle grandi città sta tornando alla ribalta una pericolosa e subdola tecnica truffaldina, nota come la “truffa del tuffo”, che consiste nel fingersi vittime di incidenti stradali per estorcere denaro agli automobilisti.
L’ultima storia è stata resa pubblica da Luca (nome di fantasia) 23 anni, studente universitario, che racconta di aver vissuto momenti di grande tensione: stava percorrendo la via a bassa velocità quando un individuo, apparentemente sulla trentina e di origini straniere, si è buttato a terra simulando di essere stato investito. Grazie alla guida prudente, Luca è riuscito a frenare in tempo ed è sceso subito per accertarsi delle condizioni dell’uomo, che giaceva a terra sostenendo di avere un dolore al braccio.
L’uomo avrebbe accusato Luca di non averlo visto e di averlo colpito, anche se sul corpo non erano visibili lesioni. Subito dopo, ha spostato il discorso sul suo telefono cellulare, affermando che il dispositivo si era danneggiato a causa dell’urto e che non funzionava più. A quel punto, ha chiesto un risarcimento immediato di 500 euro.
Il ragazzo, insospettito dall’intera situazione – dal comportamento agitato dell’uomo e dalla mancanza di reali segni dell’impatto – ha notato che il telefono apparentemente rotto non presentava alcuna crepa. Invece di cedere alla richiesta di denaro, ha proposto di contattare le forze dell’ordine per chiarire la vicenda.
La reazione dell’individuo è stata immediata: si è innervosito, ha iniziato a inveire contro il ragazzo e, dopo aver sbattuto con rabbia le mani sull’auto, si è dato alla fuga. Tutto lascia pensare che si trattasse di un truffatore esperto, pronto a sfruttare la paura e lo shock del momento per ottenere denaro in modo fraudolento.
Il giovane studente ha sottolineato che l’episodio non è avvenuto sulle strisce pedonali, ma in mezzo alla strada, e che l’intera scena sembrava essere stata costruita con attenzione. Il suo racconto vuole essere un avvertimento a tutti gli automobilisti, invitandoli alla massima prudenza, non solo nella guida, ma anche nel reagire a situazioni simili, dove la calma e la lucidità possono evitare di cadere in vere e proprie messinscene.