L’Italia e il crollo demografico.  Nei prossimi 5 anni chiuderanno 1200 scuole. I dati allarmanti

In Italia, il calo demografico degli ultimi anni porterà alla chiusura di 1.200 scuole nei prossimi cinque anni. Negli ultimi dieci anni, sono state già chiuse oltre 2.600 scuole nell’infanzia e nella primaria, e la tendenza si estenderà alle medie e alle superiori.

I dati drammatici sono emersi da una ricerca della rivista Tuttoscuola, basata su dati ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il   crollo degli iscritti non si è mai fermato negli ultimi dieci anni e ha colpito principalmente il Sud. Delle 2.600 scuole chiuse tra il 2014-15 e il 2022-23, due su tre (oltre 1.700) si trovavano nel Meridione. Il 15% delle scuole chiuse era nel Nord-Ovest, il 10% nel Nord-Est e l’11% nel Centro. Soprattutto i piccoli centri, specialmente nelle zone montane, hanno subito le conseguenze maggiori, perdendo un importante punto di aggregazione sociale e culturale.

Più della metà delle scuole chiuse erano paritarie, in particolare scuole dell’infanzia private.

Ma la tendenza alla chiusura non ha coinvolto solo le scuole private, che affrontano anche la crisi economica e il problema dei pagamenti delle rette, ma anche quelle statali. Negli ultimi dieci anni, lo Stato ha chiuso 1.176 scuole, di cui 450 nell’infanzia e 726 nella primaria, distribuite in tutte le regioni, ma con una percentuale significativa nel Sud e nelle Isole.

Questo trend demografico avrà un impatto su tutti i livelli di istruzione.

Nei prossimi dieci anni, si prevede la perdita di 500.000 studenti nelle scuole superiori, quasi 300.000 nelle medie, circa 400.000 nella primaria e oltre 156.000 nell’infanzia. Inoltre, si rischia una riduzione di 10-12.000 posti di lavoro docenti ogni anno, con la possibilità di passare da 684.000 a circa 558.000 posti nel 2033/34.