Con lo smart working è addio ai “vecchi” uffici – “Boom di spazi in esubero dati in affitto dai gruppi bancari”

La diffusione dello smart working ha radicalmente trasformato la gestione degli spazi negli uffici delle principali banche.

Il caso di Milano

A Milano, Deutsche Bank ha ridotto la superficie della sua sede del 40%, UniCredit subaffitta oltre venti piani della Torre B in piazza Gae Aulenti, mentre Bnp Paribas cerca coinquilini, cedendo due piani.

Gli spazi adattati al lavoro ibrido: la tendenza è la flessibilità

La flessione degli investimenti immobiliari nel 2023 ha colpito il settore degli uffici, ma i principali gruppi bancari stanno adattando gli spazi alle esigenze del lavoro ibrido.

Questo implica più sale riunioni, meno scrivanie, più aree comuni e meno parcheggi, riflettendo una tendenza verso la flessibilità e la riduzione della superficie degli uffici in risposta al cambiamento dei modelli di lavoro.

E’ interessante, su questo tema, la ricerca dell’Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano che presenta dati aggiornati al 2022.

“L’Osservatorio – scrive secondowelfare.it – ” evidenzia come un ripensamento degli spazi dovuto alle nuove logiche lavorative è stato avviato nel 68% delle grandi imprese e nel 45% delle Pubbliche Amministrazioni.

In particolare il 52% delle grandi organizzazioni, il 30% delle PMI e il 25% della PA ha già effettuato degli interventi di modifica degli ambienti o lo sta facendo. In prospettiva futura, queste iniziative sono previste o in fase di valutazione nel 26% delle grandi imprese, nel 21% delle PA e nel 14% delle PMI.

Precedentemente era stata una indagine di AIDP a mettere in luce questo tema. Secondo l’Associazione Italiana Direzione del Personale – che ha svolto un monitoraggio su alcune imprese di medie e grandi dimensioni – circa il 30% delle aziende ha già ristrutturato gli spazi per conciliare il lavoro da remoto con quello in presenza; mentre il 27% delle realtà intervistate ci sta invece lavorando”.