
Lombardia – I bimbi della scuola espongono lo striscione “Pace”. Il sindaco la fa rimuovere: è polemica
Polemica dopo la decisione del Comune di far rimuovere uno striscione con la scritta “Pace” esposto nel giardino della scuola primaria Don Gnocchi.
E’ accaduto in Lombardia, a Inverigo (Como). Il cartellone, realizzato da un gruppo di bambini di nove anni nell’ambito di un progetto educativo, era composto da grandi lettere bianche su sfondo rosso e rappresentava, secondo insegnanti e genitori, un semplice messaggio di speranza e solidarietà.
La disposizione di toglierlo sarebbe arrivata direttamente dal sindaco Francesco Vincenzi, esponente della Lega, e ha provocato una forte reazione tra le famiglie degli alunni. Molti genitori hanno espresso delusione e amarezza, sottolineando come l’iniziativa dei bambini fosse del tutto priva di riferimenti politici e nata unicamente da riflessioni sul valore universale della pace.
“È un gesto educativo che è stato frainteso – spiega una mamma –. I nostri figli hanno voluto esprimere un sentimento autentico e si sono sentiti censurati senza motivo”. Le famiglie chiedono ora scuse ufficiali e denunciano un’ingerenza ingiustificata nella vita scolastica.
Il Comune, amministrato dal centrodestra, avrebbe preso la decisione in un contesto già sensibile, coincidente con lo sciopero generale e con le manifestazioni per la pace in Medio Oriente, temendo che lo striscione potesse essere interpretato come una presa di posizione politica.
Ma genitori e cittadini ribadiscono che il lavoro dei bambini non aveva alcun legame con i conflitti internazionali, ma era parte di un percorso didattico sull’educazione civica. “Il rosso – raccontano – è stato scelto perché rappresenta l’amore, non la politica”.
E intanto, nel piccolo comune comasco, l’episodio continua a far discutere.