
Maturità: cresce il numero dei 100 e lode, ma il Nord resta indietro rispetto al Sud – Ecco quanti 100 e 100 e lode si prendono

Maturità: i voti più alti, come il 100 e il 100 con lode, continuano a suscitare particolare attenzione, anche perché la loro distribuzione a livello nazionale mostra significative differenze da una regione all’altra.
Secondo le statistiche più aggiornate fornite dal Ministero dell’Istruzione, l’anno scolastico 2024 ha registrato un incremento considerevole nei risultati eccellenti rispetto al periodo precedente alla pandemia. Il 10% circa degli studenti ha ottenuto il voto massimo, mentre un ulteriore 10% ha ricevuto anche la lode. A questi si aggiunge un ulteriore 12% di studenti che ha riportato voti elevati, compresi tra 91 e 99.
Analizzando i dati per area geografica, emergono con chiarezza alcune differenze significative. Le regioni del Sud Italia e le Isole si distinguono per una maggiore concentrazione di studenti con voti altissimi. In territori come la Campania, la Calabria e la Puglia, oltre il 5% dei maturandi ha ottenuto la lode, mentre tra il 10% e il 15% ha chiuso il percorso scolastico con il massimo dei voti. Al contrario, in aree settentrionali come Lombardia, Piemonte e Veneto, le percentuali di 100 e lode sono inferiori al 2%, e i semplici 100 oscillano tra il 5% e il 7%.
Queste disparità geografiche sono spesso al centro di analisi e confronti. Tra i più attenti osservatori, l’analista Lorenzo Ruffino ha evidenziato come ci sia uno scarto tra i risultati della maturità e quelli rilevati attraverso le prove standardizzate INVALSI. In queste ultime, gli studenti del Nord ottengono in media risultati più elevati rispetto ai coetanei del Sud, suggerendo che i criteri di valutazione adottati durante l’esame finale non siano uniformi su tutto il territorio.
Questa differenza di approccio può dipendere da molteplici fattori: il contesto economico e sociale in cui operano le scuole, le modalità con cui i docenti valutano gli studenti, le relazioni costruite all’interno della classe, ma anche le caratteristiche dei percorsi formativi scelti dagli alunni. In questo senso, il voto finale della maturità deve essere interpretato come una fotografia parziale, utile ai fini comparativi e statistici, ma non sufficiente a esprimere in modo completo le competenze acquisite da ciascuno.
Il punteggio di fine ciclo è un dato importante per leggere le differenze all’interno del sistema scolastico italiano, ancora segnato da disuguaglianze profonde tra Nord e Sud.