
Milano calamita per i Super ricchi: è fra le 5 città più richieste al mondo da milionari e miliardari. Boom del mercato immobiliare di lusso

Milano si sta affermando sempre di più come una delle mete preferite dai milionari e miliardari di tutto il mondo. Secondo l’ultimo rapporto del Barnes City Index, la città ha fatto un balzo impressionante nella classifica delle destinazioni più desiderate dagli individui con patrimoni ultra elevati (Ultra High-Net-Worth Individuals), posizionandosi tra le prime cinque a livello globale. In soli dodici mesi, il capoluogo lombardo ha guadagnato ben dodici posti, arrivando a competere con città come Dubai e Monaco.
Dietro questo successo ci sono diversi fattori strategici. In particolare, la flat tax introdotta in Italia, che permette ai grandi contribuenti stranieri di versare un’imposta forfettaria sui redditi generati all’estero, risulta estremamente vantaggiosa per chi dispone di ingenti risorse finanziarie. A ciò si aggiungono elementi come l’alta qualità della vita, le dimensioni gestibili della città e un’ampia offerta in campo artistico, culturale e commerciale.
Il crescente interesse da parte dei grandi investitori ha avuto ricadute dirette sul mercato immobiliare. Nelle aree più pregiate della città, conosciute come “Prime”, i prezzi delle abitazioni hanno toccato una media di oltre 13.000 euro al metro quadro, arrivando anche a superare i 23.000 euro nelle proprietà più esclusive.
Ma l’intero mercato residenziale milanese sta registrando un incremento dei valori, favorito anche dalla prospettiva delle Olimpiadi invernali del 2026, che stanno contribuendo ad accrescere l’appeal della città agli occhi degli investitori.
Questo dinamismo ha un rovescio della medaglia: l’accessibilità abitativa. Milano rischia di diventare una città per pochi, dove acquistare casa è sempre più un privilegio per chi dispone di grandi disponibilità economiche. I dati fiscali confermano questa trasformazione: tra il 2015 e il 2023, il numero di contribuenti con redditi superiori ai 120.000 euro annui è cresciuto del 42%, mentre i cittadini con redditi inferiori ai 26.000 euro sono diminuiti di oltre il 16%.
Milano è al tempo stesso sempre meno accessibile per le fasce medie e basse della popolazione, accentuando le disuguaglianze e rischiando di diventare una metropoli divisa tra chi può permettersela e chi ne resta escluso.