
Milano – Caldo record: stop al lavoro all’aperto fra le 12,30 alle 16. Ecco cosa cambia

Milano – Caldo record: divieto di lavoro all’aperto fra le 12,30 alle 16.
A causa dell’aumento delle temperature e del rischio crescente per la salute dei lavoratori esposti al sole, la Regione Lombardia ha introdotto un divieto temporaneo di lavoro all’aperto durante le ore più calde della giornata, dalle 12:30 alle 16:00, valido dal 2 luglio al 15 settembre. Il provvedimento si applica esclusivamente nei giorni in cui sarà segnalato un “rischio alto”, secondo quanto indicato sulla piattaforma online Worklimate (www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/).
Chi è coinvolto nel provvedimento
Il divieto interesserà settori specifici come: cantieri edili, cave, aziende agricole, settori florovivaistici.
Si tratta delle categorie lavorative maggiormente esposte al caldo intenso e allo sforzo fisico, in contesti dove l’ombra e la ventilazione spesso sono assenti o insufficienti.
Un’iniziativa per proteggere i lavoratori
L’ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo un confronto tra istituzioni, sindacati e rappresentanti delle imprese, promosso dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. L’obiettivo è quello di salvaguardare la salute dei lavoratori in un’estate che si preannuncia tra le più torride.
“La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, soprattutto in condizioni climatiche estreme come quelle attuali – ha dichiarato Fontana –. Con questo provvedimento, vogliamo garantire che l’attività economica non si svolga mai a discapito della salute delle persone”.
Esclusioni e deroghe
Tuttavia, l’ordinanza non si applicherà in caso di attività urgenti o di interesse pubblico, purché vengano seguite tutte le misure di prevenzione previste dalla normativa. Sono escluse inoltre:
le pubbliche amministrazioni
i gestori di servizi pubblici
i loro appaltatori
gli interventi di protezione civile e di emergenza per la sicurezza pubblica
Coordinamento e controlli
Il documento sarà inoltrato a prefetti, sindaci, aziende sanitarie (Ats e Asst), sindacati e associazioni di categoria, con l’invito a mettere in atto tutte le azioni necessarie per far rispettare il divieto nei giorni segnalati a rischio. Il presidente Fontana ha inoltre assicurato che la Regione continuerà a seguire con attenzione l’evolversi della situazione climatica e a intervenire qualora fosse necessario aggiornare le misure adottate.