A Milano comprare casa è un lusso – Servono 23 anni di stipendio (per una casa di 80 mq)

L’acquisto di una casa a Milano è diventato sempre più complicato a causa dell’aumento dei prezzi degli immobili e della stagnazione degli stipendi. Secondo un’indagine del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) in collaborazione con Assoutenti, dal 2019 i prezzi delle abitazioni sono cresciuti di oltre il 16%, e si prevede un ulteriore aumento nel 2025. Nel frattempo, gli stipendi italiani hanno registrato un incremento minimo, pari all’1% negli ultimi trent’anni, a fronte di una crescita del 32% nell’area Ocse, rendendo l’acquisto di una casa un obiettivo sempre più difficile da raggiungere.

Per un operaio, oggi, servono in media più di 11 anni di stipendio per comprare un appartamento di 80 metri quadri, mentre un impiegato impiegherebbe circa 9,7 anni e un dirigente 4 anni.

Il caso Milano

Ma la situazione varia notevolmente da città a città: Milano è il comune più costoso, con un prezzo medio di oltre 5.400 euro al metro quadro, e qui un operaio dovrebbe lavorare ben 23,3 anni per permettersi un’abitazione. A seguire troviamo Firenze, dove servono 18,8 anni di stipendio, e Bologna con 15,3 anni. Al contrario, le città più accessibili sono Perugia (1.299 euro al metro quadro) e L’Aquila (1.451 euro). Trieste, invece, ha registrato l’aumento più significativo dal 2019, con un rincaro del 50% in sei anni. L’unica eccezione è Genova, dove i prezzi sono calati del 3,7%.

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha evidenziato come in alcune città l’acquisto di una casa sia ormai un lusso riservato a chi dispone di ingenti risorse economiche. Il divario tra domanda e offerta contribuisce a far lievitare i prezzi, mentre in alcune aree urbane si assiste alla trasformazione di immobili residenziali in strutture per affitti brevi, aggravando l’emergenza abitativa e facendo salire ulteriormente i costi delle case.