Milano – Da settembre lo Smartphone sarà vietato anche al liceo. Ecco le nuove regole per i ragazzi

17/06/2025

A partire da settembre, anche gli studenti delle scuole superiori italiane non potranno più usare lo smartphone durante l’orario scolastico. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso una nuova circolare che estende il divieto già in vigore per le scuole elementari e medie, introducendo ufficialmente il divieto d’uso dei cellulari anche nei licei e negli istituti tecnici e professionali.

Le ragioni dietro la decisione
Il provvedimento, firmato dal ministro Giuseppe Valditara, si fonda su una vasta serie di studi scientifici che mettono in luce l’impatto negativo dei dispositivi mobili sul rendimento scolastico e sul benessere psicologico dei giovani. Tra le fonti citate c’è l’OCSE, che nel rapporto del 2024 ha evidenziato un legame diretto tra uso eccessivo di smartphone e peggioramento dei risultati nei test PISA. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato un incremento preoccupante nell’uso problematico dei social media tra i ragazzi, con effetti come dipendenza, difficoltà di concentrazione e isolamento sociale.

L’Istituto Superiore di Sanità aggiunge che oltre un quarto degli adolescenti italiani fa un uso disfunzionale dello smartphone, con conseguenze dannose sul riposo notturno, sull’attenzione in classe e sulle relazioni con coetanei e familiari.

Nuove regole per le scuole
Con l’introduzione di questa misura, gli istituti scolastici saranno tenuti ad aggiornare i regolamenti interni e il cosiddetto “patto di corresponsabilità educativa”, inserendo sanzioni precise per chi non rispetta il divieto. Sarà lasciata autonomia alle singole scuole nel definire le modalità pratiche di applicazione delle nuove regole.

Ci saranno comunque delle eccezioni: gli studenti con disabilità o con disturbi dell’apprendimento potranno continuare a usare il cellulare se previsto nel loro piano educativo personalizzato. Il divieto non si applicherà nemmeno nei percorsi scolastici a indirizzo informatico o tecnologico, dove l’uso dei dispositivi è parte integrante della didattica. Resteranno invece consentiti gli strumenti digitali a scopo educativo, come tablet, PC e lavagne interattive.

Parallelamente, il Ministero ha annunciato un rafforzamento dell’educazione al corretto utilizzo delle tecnologie digitali, per insegnare ai ragazzi a usare gli strumenti digitali con consapevolezza.

L’annuncio in TV e i dati preoccupanti
Il ministro Valditara aveva già anticipato l’estensione del divieto durante un’intervista alla trasmissione televisiva “5 minuti”, sostenendo che l’esperimento condotto alle scuole primarie e medie ha dato ottimi risultati, ricevendo ampio consenso non solo da insegnanti e genitori, ma anche dagli studenti stessi, che avrebbero vissuto l’assenza del cellulare come un’opportunità di “disintossicazione”.

Valditara ha inoltre reso noti dati allarmanti: bambini molto piccoli, anche di soli sei anni, che accedono a contenuti inappropriati online; quasi il 40% dei giovani con problemi di sonno legati all’uso eccessivo del cellulare; e un’incidenza tripla di bocciature tra chi usa abitualmente il telefono in classe. Il ministro ha quindi rilanciato l’importanza di tornare a strumenti più tradizionali, come i libri cartacei, la scrittura a mano e lo studio su supporti non digitali.

Nel contesto europeo, la Francia è stata la prima a introdurre un divieto totale nel 2018, mentre la Finlandia ha approvato nel 2025 una legge che limita l’uso dei cellulari durante l’orario scolastico. Valditara ha definito “gravissimi” gli effetti dell’abuso di smartphone e ha ribadito la necessità di un divieto dei social network per i minori di 15 anni, sostenendo anche una proposta di legge bipartisan attualmente in discussione in Parlamento.

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