
Milano – Dieci anni dopo Expo, rinasce l’area. Sarà un grande Polo all’avanguadia per l’innovazione. Ci lavoreranno 70mila persone

Milano – Dieci anni dopo Expo, rinasce l’area. Sarà un grande Hub per l’innovazione
A dieci anni dall’inaugurazione di Expo 2015, l’area che aveva ospitato l’Esposizione Universale di Milano è al centro di un ambizioso progetto di trasformazione urbana. Su quei terreni sta infatti prendendo forma MIND – Milano Innovation District, un polo all’avanguardia dedicato alla scienza, alla tecnologia, alla formazione e all’imprenditoria. Una volta completato, previsto per il 2032, questo distretto ospiterà circa 70.000 persone tra ricercatori, studenti e professionisti.
Alcuni centri nevralgici del nuovo ecosistema sono già pienamente operativi: tra questi lo Human Technopole, centro nazionale di eccellenza per lo studio del genoma e delle malattie rare; il nuovo ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, una struttura all’avanguardia da 600 posti letto; e lo SkyDeck, acceleratore per start-up affiliato all’Università di Berkeley, negli Stati Uniti.
Il futuro campus dell’Università Statale, che sarà parte integrante del distretto, aprirà invece nel 2027, offrendo spazi moderni per la didattica e la ricerca.
Il cammino per arrivare a questa rinascita non è stato privo di ostacoli. All’inizio mancavano sia una visione unitaria, sia una struttura amministrativa adeguata a sostenere il cambiamento. A cambiare le carte in tavola è stata Arexpo, la società pubblica proprietaria dei terreni, che ha scelto di assumere un ruolo attivo nello sviluppo dell’area.
Lo spiega Igor De Biasio, amministratore delegato di Arexpo, che racconta come l’azienda sia passata dall’essere semplice custode del sito a diventare protagonista della rigenerazione urbana. Attraverso una collaborazione pubblico-privata, è nato un piano concreto e strutturato. Il colosso immobiliare australiano Lendlease si è aggiudicato una concessione novantanovennale, diventando partner strategico nella realizzazione del progetto.
Arexpo, inoltre, è pronta a voltare pagina anche sul piano dell’identità: dal 1° luglio cambierà nome in Principia, con l’obiettivo di esportare il “modello Expo” in altri territori italiani. Simbolo di questa evoluzione sarà nuovamente l’Albero della Vita, emblema dell’Expo 2015, che verrà rilanciato con un nuovo progetto a breve. De Biasio promette: “Non sarà più solo l’icona di Milano, ma un emblema che rappresenterà l’Italia a livello globale”.