
Milano – Donna morta per scampare all’incendio. Arrestato il compagno: gli ultimi sviluppi

Milano – Donna morta per scampare all’incendio.
Durante la notte tra il 4 e il 5 giugno, una drammatica vicenda ha sconvolto un condominio di viale Abruzzi, a Milano: una donna di 48 anni, di origine brasiliana, Sueli Leal Barbosa, è morta dopo essersi lanciata dal quarto piano del proprio appartamento nel disperato tentativo di sfuggire a un incendio che si era sviluppato all’interno dell’abitazione.
La Procura ha fermato il compagno della vittima, un connazionale di 45 anni, accusandolo di omicidio volontario aggravato e incendio doloso. L’uomo, che non ha confessato durante il lungo interrogatorio, ha soltanto affermato di aver potuto causare l’incendio accidentalmente.
Ma gli inquirenti disporrebbero di indizi ritenuti molto gravi: tra questi, immagini di videosorveglianza, testimonianze dirette e, soprattutto, il fatto che la porta dell’appartamento fosse chiusa dall’esterno, rendendo impossibile alla donna fuggire dalle fiamme attraverso l’ingresso.
Secondo alcune ricostruzioni, tra i due ci sarebbe stato un acceso litigio poco prima che divampasse il rogo. Alcuni vicini avrebbero udito la lite e, poco dopo, notato il fumo e sentito le urla disperate della donna. Subito dopo, tre finestre dell’appartamento sono esplose a causa del calore. La vittima, affacciatasi tra le fiamme, ha gridato aiuto prima di gettarsi nel vuoto. È stata soccorsa e portata in ospedale in condizioni critiche, ma non ce l’ha fatta. Altri due residenti dello stabile sono stati trasportati in ospedale in condizioni lievi.
L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo ma complesso: ci sono volute diverse ore per domare l’incendio. Come misura di sicurezza, l’intero palazzo è stato evacuato. Solo in seguito, quando la situazione è stata messa sotto controllo, è stato permesso ai condomini di rientrare nelle proprie abitazioni, con l’eccezione di una dozzina di appartamenti nelle immediate vicinanze del punto in cui si sono sviluppate le fiamme, dichiarati temporaneamente inagibili.
Intanto, le autorità hanno avviato indagini approfondite. Il Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco ha effettuato un sopralluogo tecnico per cercare eventuali tracce di acceleranti o altri elementi che possano confermare la natura dolosa dell’incendio. Anche la magistratura è impegnata nel caso: la pm Maura Ripamonti coordina le indagini e ha disposto il fermo dell’uomo, che è stato trovato in un bar nei pressi dello stabile, in evidente stato confusionale.
La comunità brasiliana milanese è sconvolta per quanto accaduto. La vittima, descritta come una donna gentile e generosa, lavorava come operatrice socio-sanitaria. La sua morte ha lasciato un grande vuoto tra amici, colleghi e conoscenti. Anche associazioni del territorio si sono attivate per offrire sostegno al figlio della donna e ai familiari, mentre le indagini proseguono per definire con certezza responsabilità e dinamica dei fatti.