
Milano – Effetti caldo: è tornato in città l’insetto divora foglie’: “Invasione peggiore dell’anno scorso”: ecco le zone più colpite

Milano si trova di nuovo alle prese con Popillia japonica, il coleottero giapponese che si nutre di foglie, fiori e frutti: “Quest’anno è decisamente più invasivo rispetto al 2024”, dichiarano gli esperti. I primi avvistamenti sono già stati segnalati in diversi angoli della città, da Parco Sempione a piazza Gae Aulenti, passando per San Siro, il quartiere Garibaldi e l’ippodromo La Maura, dove le larve minacciano il prato e richiedono trattamenti mirati
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Un’invasione favorita dal clima
L’aumento delle temperature e l’elevata umidità hanno anticipato il primo volo e intensificato il ciclo riproduttivo del coleottero: le larve depongono le uova nel terreno erboso, danneggiando radici e tappeti erbosi, mentre gli adulti si radunano in gruppo per nutrirsi delle foglie, lasciandole scheletrizzate. Il Servizio fitosanitario regionale di Lombardia ha intercettato 1.567 esemplari tra larve e adulti tra il 21 maggio e il 18 giugno, una cifra che quasi raddoppia i dati del 2024
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Un insetto pericoloso per il verde urbano
Popillia japonica è classificato tra i 20 parassiti più pericolosi dall’Unione Europea e soggetto a misure di quarantena
Le larve compromettono la tenuta dei tappeti erbosi, causando ingiallimenti e disseccamenti, mentre gli adulti divorano le foglie fino alla struttura nervosa, riducendole a uno scheletro e danneggiando fiori e frutti
Dalle segnalazioni i quartieri più colpiti risultano: Parco Sempione, Piazza Gae Aulenti e l’ Ippodromo La Maura
Il Servizio fitosanitario regionale ha attivato una serie di contromisure: monitoraggi con trappole, carotaggi del terreno, trattamenti mirati su larve e adulti, nonché piani specifici per l’aeroporto di Malpensa e l’area di San Siro
Cosa fare per difendere il verde
Ecco alcune indicazioni ufficiali:
Azioni consigliate:
Raccogliere a mano gli adulti usando contenitori con acqua e sapone
Usare reti anti-insetto su piante a rischio
Applicare trappole professionali solo da tecnici autorizzati (non in giardini privati)
La regione, intanto, ha stanziato 650.000 € nel biennio 2025‑2026 per contrastare l’insetto, ma i risultati sul campo non sarebbero ancora soddisfacenti