
Milano: “Giù le mani dai maiali!” Grande successo per la manifestazione animalista. Arrivano in 10 mila
Milano: “Giù le mani dai maiali!” Grande successo per la manifestazione animalista. Arrivano in 10 mila
In 10.000 hanno partecipato oggi a Milano al corteo “Giù le mani dai santuari”, organizzato in risposta all’uccisione dei maiali del rifugio Cuori liberi di Sairano, Pavia.
L’evento è stato promosso dalla Rete dei Santuari di animali liberi in Italia, coordinata da Sara d’Angelo. La Rete rivendica l’adozione di protocolli differenti per gli animali nei rifugi, affermando che i santuari dovrebbero essere luoghi di pace e non di paura.
Un nuovo video sull’uccisione dei maiali è stato pubblicato online. Gli attivisti accusano Coldiretti e Federcaccia di essere dietro queste uccisioni.
La manifestazione ha visto la partecipazione di persone provenienti da diverse regioni italiane e anche dall’estero. Al centro delle proteste anche l’ordine di uccidere di maiali a seguito del contatto con il virus della peste suina africana da parte della Regione Lombardia.
I manifestanti – è la nota diffusa al termine della manifestazione – “sono arrivati con i pullman, da tutte le regioni italiane e anche da Francia, Germania, Belgio e Svizzera per partecipare al grande corteo dopo la protesta davanti al Palazzo della Regione Lombardia, istituzione che ha ordinato l’uccisione dei maiali del rifugio venuti a contatto con il virus della peste suina africana”.
L’uccisione di massa, “definita senza alcun pudore dal presidente di Coldiretti come un modo ‘per salvare i maiali’, non può e non deve essere l’unico provvedimento possibile rivolto a soggetti senzienti sottratti definitivamente alle logiche economiche. La peste suina infatti non è un’emergenza sanitaria ma un’emergenza economica che tutela chi interessi di pochi enormi allevamenti intensivi.
A riprova di questo, sempre più veterinari stanno prendendo posizione e si stanno dissociando dai colleghi che invece di tutelare la salute degli animali hanno eseguito la condanna a morte dei maiali. C’è un’apertura anche dal punto di vista legale: il Tar accoglierà il nostro ricorso per motivi aggiunti e fisserà l’udienza di merito: possiamo ancora avere giustizia per i maiali che sono stati uccisi”