Milano – L’annuncio: “L’area San Siro vale 200 milioni di euro”: ecco la valutazione

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha confermato che l’Agenzia delle Entrate ha  inviato la valutazione sul valore economico dello stadio San Siro e delle aree limitrofe.

Un passo è cruciale per le trattative in corso con i club calcistici di Inter e Milan, interessati a costruire un nuovo impianto sportivo. Sebbene Sala non abbia rivelato la cifra ufficiale, si stima che il valore si aggiri intorno ai 200 milioni di euro, una cifra che l’Inter sembra accogliere favorevolmente, mentre il Milan potrebbe avere delle riserve.

Nelle prossime 24 ore è previsto un incontro tra Sala e i rappresentanti dei due club per discutere del progetto. Entrambi i club stanno valutando alternative per i loro futuri stadi: il Milan ha già acquistato un terreno a San Donato, dove potrebbe costruire un impianto indipendente, mentre l’Inter si sta orientando verso Rozzano, anche se non ha ancora avanzato piani concreti per l’area.

Ma condividere il progetto San Siro consentirebbe a entrambi di spartire i costi, opzione che presenta evidenti vantaggi economici.

I prossimi passi

In un recente incontro a Roma, il 22 ottobre, i rappresentanti di Inter, Milan, Sala e la soprintendente Carpani, insieme ai ministri Giuli e Abodi, hanno discusso una possibile ristrutturazione di San Siro. L’idea prevede la demolizione di gran parte dello stadio, preservando però l’area sud-est, una sezione della tribuna arancio e una parte della curva Sud. La ristrutturazione non avverrà prima del 2026, anno in cui San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.

Sala ha inoltre ribadito che il Comune è pronto a sostenere il progetto, ma attende una manifestazione di interesse formale da parte di Inter e Milan, un passo che sarebbe di notevole importanza anche dal punto di vista politico.

Il futuro di San Siro, quindi, dipende dalle prossime mosse dei club, che dovranno decidere se portare avanti insieme il progetto o proseguire con alternative separate.