Malore ad un convegno, muore il noto neurologo Giancarlo Comi

Il mondo della neurologia e della ricerca scientifica è stato scosso dalla scomparsa di Giancarlo Comi, stimato neurologo e figura di spicco nella lotta contro la sclerosi multipla. Comi, che aveva 76 anni, si è spento ieri a causa di un malore che lo aveva colpito giovedì scorso mentre stava intervenendo a un convegno. Era Professore Onorario di Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore Scientifico del progetto “Human Brains” della Fondazione Prada.

Una carriera di eccellenza
La notizia della sua morte è stata diffusa dal virologo Roberto Burioni, suo collega al San Raffaele, che lo ha definito “uno dei neurologi più importanti a livello mondiale” e “un medico che ha salvato molte vite”. Durante la sua carriera, Comi ha svolto un ruolo chiave nella ricerca neurologica, scrivendo pagine fondamentali della scienza e contribuendo significativamente al progresso medico.

Il ricordo della Fondazione Prada
Miuccia Prada, presidente della Fondazione Prada, ha ricordato Comi con profonda stima, elogiandone la dedizione e la capacità di trasmettere l’importanza delle conoscenze scientifiche. In segno di rispetto, la Fondazione ha deciso di rimandare un incontro del progetto “Preserving the Brain: A Call to Action”, diretto dallo stesso Comi, che era in programma nei prossimi giorni.

Contributi alla neurologia
Comi è stato una figura centrale nel campo delle neuroscienze, soprattutto nella ricerca sulla sclerosi multipla. Nel 2004 ha fondato l’Istituto di Neurologia Sperimentale presso l’Irccs San Raffaele, un centro che ha diretto fino alla fine della sua vita, diventando un punto di riferimento a livello internazionale. Dal 2013, ha presieduto la European Charcot Foundation, promuovendo ricerche fondamentali e guidando progetti di grande impatto, come il coordinamento scientifico della Progressive Multiple Sclerosis Alliance, impegnata nello sviluppo di terapie per le forme progressive della malattia.

Comi ha ricoperto ruoli di prestigio, tra cui la presidenza della European Neurological Society, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2016, il Comune di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro, mentre nel 2018 è stato insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana per i suoi meriti scientifici.