E’ a Milano il miglior Manager di Hotel del mondo: “La nostra città è una destinazione di lusso, più di Londra e Parigi”

22/08/2024

E’ a Milano il miglior Manager di Hotel al mondo “Champagne a mogli, amanti e …. ai cagnolini”

E’ Simone Giorgi il miglior direttore d’hotel al mondo, premiato dal network Virtuoso, dirige il lussuoso Park Hyatt di Milano, dove ha costruito il suo successo basandosi su relazioni e attenzione alle persone.

Giorgi ritiene fondamentale creare un ambiente di lavoro vincente, partendo dai collaboratori, e sottolinea l’importanza della discrezione, essenziale nel suo lavoro, dove custodisce segreti degli ospiti, anche i più eccentrici, come champagne per cani o richieste di sottofondi sonori insoliti.

Come ha raccontato a Il Giorno, il Manager ha  notato come il settore dell’ospitalità sia cambiato, con prenotazioni sempre più last minute e ospiti più esigenti, soprattutto in termini di sostenibilità.

Milano, secondo Giorgi , è diventata una destinazione di lusso di livello mondiale, superando città come Londra e Parigi.

Nonostante le difficoltà nel trovare personale, il Manager ha voluto sottolineare l’importanza di un ambiente di lavoro sano e rispettoso, e si dedica particolarmente a trasmettere ottimismo e fiducia alle nuove generazioni, incoraggiandole a imparare dagli errori come parte del loro percorso di crescita.

Fra le richieste  più “particolari” avute dai clienti?

“Ne ricevo di tutti i colori – ha raccontato a Il Giorno – “Ne racconto un paio: avevamo una coppia con due cagnolini, Tik e Tok, che avevano chiesto tisane ricercate e due bottiglie fresche di Dom Pérignon. Fin qui, tutto bene. Poi abbiamo scoperto che erano per i cagnolini! Ricordo ancora il leader di una famosa band che ha chiesto un “sottofondo musicale“ con i rumori di una metropoli, i clacson e quant’altro, perché non riusciva a dormire per il troppo silenzio. Ci sono cose che non dirò, per esempio potrebbe stupire che spesso portare l’amante e la moglie nello stesso hotel è uso comune in questi ambienti».

 

 

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