
Territorio
04/02/2025
A Milano nascono fragole “al piombo”, colpa dei campi contaminati: “Interrompete le coltivazioni”
A Milano nascono fragole “al piombo”, colpa dei campi contaminati
Dai campi nella zona di Vaiano Valle all’interno del Parco della Vettabbia, emergono livelli preoccupanti di metalli pesanti.
I test effettuati nei mesi scorsi hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti oltre i limiti di sicurezza, tra cui piombo, zinco e mercurio. Il caso è stato sollevato dal consigliere comunale Carlo Monguzzi di Europa Verde durante una recente seduta del Consiglio comunale, e ha spinto il Comune di Milano a imporre lo stop alle coltivazioni, portando l’azienda agricola che gestiva quei terreni a trasferire altrove la propria attività.
L’origine della vicenda risale a prima della pandemia, quando un’azienda agricola aveva affittato i terreni comunali per avviare una produzione biologica destinata sia alla vendita locale che ai mercati cittadini. Ma successivi controlli hanno rivelato che il suolo era contaminato.
Questo ha dato il via a un complesso iter legale per determinare chi dovrà farsi carico delle bonifiche. Parallelamente, il Comune di Milano ha avviato le analisi sui terreni, ma i risultati definitivi non sono ancora stati resi noti. La vice sindaca Anna Scavuzzo, che ha la delega alla food policy, ha sottolineato che il processo di analisi è lungo ma che non ci sono stati ritardi da parte delle istituzioni coinvolte.
Da quanto emerge, le prime verifiche sono iniziate tra aprile e maggio 2024, e le analisi preliminari hanno già segnalato concentrazioni di inquinanti superiori ai valori di attenzione. Per avere un quadro più preciso, sono stati condotti ulteriori esami tra ottobre e novembre, affidati all’Università Bicocca. I primi dati, arrivati alla vigilia di Natale, riguardano 27 certificati di prova su un totale di oltre 240 campioni raccolti.
Stop alle coltivazioni in attesa delle bonifiche
In seguito ai primi risultati, il Comune ha informato l’azienda agricola della necessità di interrompere la produzione per precauzione, decisione che gli agricoltori hanno già messo in pratica, spostando la propria attività altrove. La prossima fase sarà la “valutazione del rischio”, un passaggio fondamentale che coinvolgerà Arpa, Ats, Città Metropolitana e Regione Lombardia per stabilire le misure da adottare per la bonifica. Ma al momento non è stato definito alcun calendario per l’avvio degli interventi.
Mentre alcuni ritengono che i tempi di azione siano stati troppo lunghi, la vice sindaca ha ribadito che le procedure in corso stanno rispettando i normali iter tecnici e che non si possono imputare ritardi o negligenze alle istituzioni coinvolte.
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