
Milano – Dopo via Torino, addio al Pavè anche in Porta Romana, via Leoncavallo e altre strade. Ecco che “fine faranno” i Sampietrini

La città si trasforma e lo fa anche a partire dal suolo che calpestiamo ogni giorno. Dopo via Torino, anche altre vie note del capoluogo lombardo stanno per dire addio al tradizionale pavé. I caratteristici “sampietrini”, simbolo di un’estetica storica urbana, verranno progressivamente rimossi, ma non abbandonati: continueranno a vivere in nuovi contesti più adatti e sicuri.
Strade più sicure per biciclette e moto
A guidare questa operazione è l’amministrazione comunale, attraverso l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Cura del Territorio, Marco Granelli. La scelta nasce dall’esigenza crescente di garantire più sicurezza a chi si sposta in bicicletta o in scooter, mezzi oggi sempre più diffusi nelle metropoli. Secondo Granelli, le pietre che pavimentano ancora molte vie milanesi sono diventate poco adatte al traffico attuale: «Il passaggio continuo di tram, bus e veicoli pesanti, insieme alla presenza dei binari, rende il fondo instabile e pericoloso, soprattutto per chi viaggia su due ruote».
Le vibrazioni causate dal passaggio dei mezzi pesanti, infatti, provocano lo spostamento dei blocchi di pietra e creano irregolarità che mettono a rischio la sicurezza stradale.
Le vie coinvolte e i lavori in corso
Già ultimati o in fase di completamento gli interventi in via Montegani, via Palestro, via Meravigli (dove i lavori sono ancora in corso), e in via Castelfidardo, in prossimità dell’ingresso del pronto soccorso. A queste si aggiungeranno nei prossimi mesi via Leoncavallo, via De Amicis e alcuni tratti di corso di Porta Romana.
L’obiettivo? Ridurre i rischi su strada e rendere la città più accogliente per ciclisti, motociclisti e pedoni.
Ma la pietra non verrà accantonata né dispersa. Al contrario, verrà impiegata in nuovi contesti urbani dove la sua funzione potrà valorizzare l’ambiente senza compromettere la sicurezza. I sampietrini recuperati verranno utilizzati per: pavimentare aree pedonali e piazze, creare attraversamenti rialzati per il controllo della velocità oppure abbellire marciapiedi e ingressi di scuole
Alcuni esempi sono già visibili in piazza Beccaria, all’ingresso del Parco Trotter in via Giacosa, nell’area scolastica di via Torricelli, o ancora lungo i marciapiedi della Naviglio Pavese, accanto alla pista ciclabile. Questo riutilizzo dimostra come una scelta tecnica possa diventare anche un’opportunità estetica.
Questo progetto rientra in un piano più ampio di riqualificazione urbana che il Comune sta portando avanti da anni. L’idea è creare spazi pubblici accessibili, sicuri e armoniosi, dove le persone possano muoversi in libertà, senza ostacoli o pericoli.