
Milano – Olimpiadi: allarme per la legionella. Manager scrive a Sala: “Alberghi fuorilegge”. Cosa è successo
A Milano cresce la preoccupazione per i casi di legionella emersi negli ultimi giorni, e ora il tema arriva a toccare anche la preparazione dei Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026.
La segnalazione, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano – arriva da un manager del settore alberghiero, che ha scritto al sindaco Giuseppe Sala, al Comune, ai Vigili del fuoco e ad Ats, mettendo in guardia sulle condizioni di alcuni hotel della città. La legionella, batterio che può causare gravi polmoniti e che prolifera negli impianti idrici e nei sistemi di climatizzazione, ha già contagiato almeno dodici persone in città: otto sono state ricoverate e una è deceduta. I casi sono concentrati nella zona di via Rembrandt, vicino a San Siro, dove sono stati controllati vari alloggi e solo un appartamento è risultato positivo, poi sottoposto a bonifica.
L’imprenditore segnala però rischi più ampi: secondo le informazioni raccolte, almeno due strutture ricettive del centro di Milano — una nell’area di San Babila e l’altra nei pressi della darsena — non sarebbero in linea con le regole nazionali per la prevenzione della legionellosi.
Mancano, stando alla nota, le certificazioni obbligatorie sugli impianti Hvac, che gestiscono ventilazione, riscaldamento e qualità dell’aria, e che devono rispettare gli standard Uni 10339. Il manager evidenzia anche possibili irregolarità negli impianti idrici, come ristagni, temperature dell’acqua non adeguate e controlli microbiologici insufficienti, aspetti regolati dal decreto 31/2001. Timori che, con l’avvicinarsi dell’evento olimpico, alimentano l’urgenza di verifiche e interventi per garantire sicurezza a residenti e futuri visitatori.