
Milano – Via Torino perderà il “Pavé”. Si pensa ad una nuova pavimentazione. Addio ad un simbolo del centro?

Milano – Via Torino perderà il Pavé. Si pensa ad una nuova pavimentazione.
A Milano si discute sempre più concretamente della possibile eliminazione del pavé da alcune vie del centro, e tra le prime candidate c’è via Torino, una delle strade più frequentate e trafficate della città. L’annuncio arriva direttamente dal sindaco Beppe Sala, che in una recente intervista radiofonica ha spiegato come l’attuale pavimentazione in pietra possa rappresentare un rischio per chi si muove su due ruote — biciclette, scooter o monopattini — specialmente nei tratti dove si incrociano con i binari del tram.
Il pavé, ovvero il classico manto stradale composto da cubetti in pietra o porfido, è un’eredità storica che risale all’antichità romana e che ha resistito nel tempo grazie alla sua robustezza. Ma oggi la sua presenza si scontra con le esigenze della mobilità moderna. In particolare, la combinazione tra rotaie e superficie irregolare può diventare pericolosa per chi non si sposta in auto o a piedi. Sala ha infatti evidenziato come sia necessario pensare anche alla sicurezza degli utenti di mezzi leggeri e alternativi, ormai sempre più presenti nelle grandi città.
Ora l’attenzione si sposta su via Torino, dove lo spazio disponibile tra marciapiede e rotaie è estremamente ridotto — appena 30 centimetri — costringendo spesso i ciclisti a invadere i marciapiedi, con conseguenti lamentele da parte dei pedoni. Sala ha ammesso che, pur non essendo certo di riuscire a completare questo intervento durante il suo mandato, considera la rimozione del pavé in quel tratto una priorità per migliorare la sicurezza.
La questione però resta divisiva. Da una parte c’è chi sostiene la necessità di mantenere il pavé per ragioni storiche e culturali: è infatti considerato uno degli elementi distintivi del centro di Milano, tutelato anche dalla Sovrintendenza. Dall’altra, molti cittadini e pendolari chiedono un approccio più pragmatico, auspicando la rimozione nei punti più problematici.
Lo stesso Sala ha chiarito di non essere favorevole a una rimozione totale, ma di sostenere interventi mirati là dove la sicurezza è più a rischio.
Il dibattito resta aperto: da un lato l’identità storica della città, dall’altro la necessità di adattarsi a nuove modalità di mobilità urbana. Via Torino potrebbe diventare il prossimo simbolo di questa trasformazione.