Il mistero del naufragio del veliero a Palermo- Dall’albero intatto alla “maledizione” della società dell’imprenditore Lynch

Le ricerche dei sei dispersi del naufragio del veliero di lusso Bayesian al largo di Palermo, fra cui persone note come Jonathan Bloomer e l’imprenditore Mike Lynch, continuano mentre le cause dell’incidente rimangono oscure.

Nonostante il maltempo, il veliero, costruito per resistere a condizioni estreme, si è inabissato in circostanze misteriose.

Il veliero è stato trovato quasi intatto sul fondo del mare, portando gli esperti a ipotizzare che altri fattori, come un possibile sbilanciamento causato dall’albero maestro o portelli aperti, possano aver contribuito al naufragio.

Un robot subacqueo è stato impiegato per aiutare nelle ricerche e a chiarire la dinamica dell’incidente.

Il mistero e la “maledizione”

Inoltre, una sorta di “maledizione” sembra aver colpito coloro legati alla vicenda giudiziaria di Lynch, con alcuni protagonisti coinvolti in sfortunati eventi.

Mike Lynch, soprannominato il “Bill Gates britannico,” è stato infatti al centro dell’attenzione mediatica dopo essere stato assolto dalle accuse di frode legate alla vendita della sua azienda di software, Autonomy, alla Hewlett-Packard (HP) nel 2011.

HP aveva accusato Lynch di aver manipolato i conti per aumentare artificialmente il valore della società, ma una giuria americana lo ha assolto da tutte le accuse. In una tragica coincidenza, l’ex dirigente finanziario di Autonomy, Stephen Chamberlain, coinvolto nello stesso caso, è morto investito da un’auto pochi giorni prima del naufragio del veliero Bayesian. A bordo del veliero affondato c’era anche Chris Morvillo, l’avvocato difensore di Lynch, ora tra i dispersi, alimentando l’idea di una sorta di “maledizione” legata a questa vicenda giudiziaria.