
Papa Francesco, chi sarà il suo successore. I Bookmakers concordano: “Sarà un italiano”

Francesco, chi sarà il suo successore. I Bookmakers concordano: “Sarà un italiano”
Successione a Papa Francesco: meno di due giorni dalla sua scomparsa, già si accendono i dibattiti sul futuro della Chiesa cattolica, coinvolgendo non solo media e commentatori religiosi, ma anche il mondo delle scommesse, dove alcuni nomi emergono come i più probabili successori al soglio pontificio.
Tra i candidati principali indicati dal sito Bet365, figura in primo piano Pietro Parolin, attuale segretario di Stato vaticano. La sua elezione sembra essere favorita soprattutto per la continuità che rappresenterebbe con l’operato di Papa Francesco. Scelto proprio da Francesco nel 2013 per la sua esperienza diplomatica, Parolin è considerato un uomo di equilibrio e strategia. Le sue quotazioni sono le più basse, segno di una forte fiducia nei suoi confronti.
Segue Luis Antonio Tagle, ex arcivescovo di Manila e oggi prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Ha 67 anni ed è molto apprezzato dall’ala progressista della Chiesa. Le sue possibilità di elezione sono valutate con una quota di 2,75, che lo colloca tra i candidati più seriamente in corsa.
Il terzo nome favorito è Matteo Zuppi, attuale arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Zuppi è anche il cardinale incaricato da Papa Francesco di mediare nella crisi in Ucraina. La sua figura è vista con favore sia per le sue doti diplomatiche sia per la vicinanza spirituale e sociale al popolo. La sua elezione è data a 8,00.
Tra le sorprese possibili emergono due cardinali africani: Fridolin Ambongo Besungu, 65 anni, arcivescovo di Kinshasa, rappresenterebbe una svolta storica come primo Papa nero. È visto come un possibile outsider, con una quota di 13,00. L’altro è Robert Sarah, 79 anni, noto per le sue posizioni conservatrici. È stato in passato prefetto della Congregazione per il Culto Divino e le sue chance sono quotate a 10,00.
Altri nomi in lista includono Peter Erdő, arcivescovo ungherese di Budapest, considerato un candidato di spicco con una quota di 9,00, e Peter Turkson, cardinale ghanese, con una quota di 8,00, già noto per il suo impegno su temi sociali e ambientali.