Perché Stellantis sta crollando? Perdite per oltre 2 miliardi nel 2025. L’analisi dell’esperto

04/08/2025

Perdite per oltre 2 miliardi nel 2025. La situazione difficile in cui si trova oggi Stellantis non sembra essere un semplice momento negativo legato all’andamento ciclico del mercato, ma piuttosto il risultato di problematiche strutturali più ampie.

Le criticità toccano ambiti come la strategia complessiva, il posizionamento dei marchi e la percezione che i consumatori hanno del gruppo.

Perché Stellantis sta crollando?

La risposta prova a darla Andrea Longhi, Founder & CEO di NEXUS Marketing B2B Lab® e PREDYCTO.ai®:

“Ho individuato almeno 8 motivi chiari per cui il gruppo è in crisi. E no, non credo sia un problema ciclico. È un problema molto più ampio…. di posizionamento, strategia e percezione – scrive Andrea Longhi –

1. Il brand “Stellantis” sta divorando gli altri.

Si parla più della holding che dei singoli marchi. Ma Stellantis non è un brand per il consumatore. È un’infrastruttura. E quando la corporate si mangia i marchi, questi perdono identità. Oggi il cliente non sa più cosa sia una Fiat una Opel una Jeep.
Effetto “ombrello rovesciato”

2. Non sono posizionati su niente.

Non percepiti come premium, né low cost. Non sono tech, né affidabili. Non sono leader in nulla. E nel marketing, se non sei qualcosa di preciso, sei niente.

3. Nessuna leadership sull’elettrico.

Non hanno un solo brand nativo che domini la categoria. Solo modelli “convertiti”, senza anima né riconoscibilità. Mentre Tesla, BYD e Hyundai avanzano, loro arrancano.

4. I marchi si cannibalizzano.

Stesse piattaforme, stesse motorizzazioni, stesse linee. Cambia il badge, non la sostanza. E il cliente se ne accorge.

5. 14 brand, zero fuoriclasse.

Troppi marchi, nessuno trainante. Alcuni sono zombie industriali. Il risultato? Nessuna chiarezza, messaggi confusi, risorse disperse.

6. Centralizzazione = mediocrità.

Sembrano aver “eliminato” la competizione interna. I marchi non innovano più eseguono. Così si uccide la spinta creativa.
Anche i dipendenti credo non abbiamo più nessuna “bandiera” da difendere.

7. Nessun eroe.

Ferrari è fuori. Alfa è nostalgia. Jeep è neutra. Nessun brand accende il desiderio. E se nessuno fa il tifo per te, non sei un brand: sei un’azienda senz’anima.

8. E ora, il disastro si vede nei numeri.

– Perdita netta 2,3 miliardi (H1 2025)
– Ricavi -13%
– Nord America -25%
– Dazi USA: già persi 300 milioni
– Azione: -39% da inizio anno

Hanno creato un gigante razionale, ma irrilevante – conclude Longhi – ” E il posizionamento non è un’opzione: è sopravvivenza. Chi non occupa una posizione chiara nella mente del mercato, viene dimenticato. E quando ti dimenticano, smettono di comprare”.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona MilanoNews24 | Le notizie da Milano in tempo reale

Potrebbero interessarti

Mario Draghi lancia l’allarme: «L’Europa rischia la stagnazione. Necessario puntare sull’Intelligenza artificiale»

Mario Draghi lancia l’allarme: «L’Europa rischia la stagnazione. Necessario puntare sull’Intelligenza artificiale»

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano, Mario Draghi ha lanciato un nuovo segnale d’allarme sul futuro economico dell’Ue, indicando nell’innovazione e soprattutto nell’AI il fulcro per ritrovare competitività. Per l’ex premier, le economie mature non possono più contare solo su lavoro e capitale: l’invecchiamento della popolazione e infrastrutture ormai obsolete impongono un’accelerazione tecnologica. […]

12/12/2025

Offerti 140 milioni di euro a Elkann per vendere tutto – Del Vecchio rilancia sull’armatore greco Kyriakou

Offerti 140 milioni di euro a Elkann per vendere tutto – Del Vecchio rilancia sull’armatore greco Kyriakou

Offerti 140 milioni di euro a Elkann per vendere tutto La cessione del gruppo editoriale Gedi non è ancora definita e la trattativa, già in fase avanzata, potrebbe prendere una piega inattesa. L’accordo con il gruppo Antenna, controllato dall’armatore greco Theo Kyriakou, sembrava vicino: l’offerta di circa 140 milioni di euro aveva soddisfatto le richieste […]

10/12/2025

Beltrame Giacomello  (Confindustria): “Trenta mesi consecutivi di produzione in calo. . Manca il coraggio di intervenire mentre altri Paesi corrono”

Beltrame Giacomello (Confindustria): “Trenta mesi consecutivi di produzione in calo. . Manca il coraggio di intervenire mentre altri Paesi corrono”

La situazione dell’industria  continua a preoccupare. Barbara Beltrame Giacomello, presidente di Confindustria Vicenza, lancia un nuovo allarme: “Trenta mesi consecutivi di produzione in calo. Un dato che non possiamo più permetterci”. L’ultima indagine congiunturale conferma un ulteriore arretramento, seppur più contenuto rispetto ai trimestri precedenti: la produzione industriale segna un -0,6%, un rallentamento della caduta […]

10/12/2025

In Italia il reddito è crollato del 3,9% negli ultimi 20 anni – In Europa è cresciuto del 22%: il confronto è impietoso

In Italia il reddito è crollato del 3,9% negli ultimi 20 anni – In Europa è cresciuto del 22%: il confronto è impietoso

Il quadro economico che emerge dal confronto tra l’Italia e il resto d’Europa è impietoso. Negli ultimi due decenni, mentre il continente ha visto un deciso miglioramento delle condizioni economiche dei cittadini, il nostro Paese ha imboccato la direzione opposta. Tra il 2004 e il 2024, il reddito reale pro capite italiano – cioè il […]

10/12/2025

Ecco le banche italiane più sicure: da Credem a Mediolanum a Intesa San Paolo – La nuova classifica BCE

Ecco le banche italiane più sicure: da Credem a Mediolanum a Intesa San Paolo – La nuova classifica BCE

La Banca Centrale Europea ha diffuso i nuovi requisiti di capitale P2R validi dal 2026, uno strumento chiave per valutare la rischiosità specifica di ogni istituto di credito. Questo parametro indica la quantità di capitale aggiuntivo che le banche devono tenere da parte per coprire rischi non previsti dal primo pilastro regolamentare, come eventuali criticità […]

08/12/2025

In Italia e in Grecia le persone sono più povere di 20 anni fa: sono i peggiori Paesi in Europa. Il crollo del reddito reale

In Italia e in Grecia le persone sono più povere di 20 anni fa: sono i peggiori Paesi in Europa. Il crollo del reddito reale

L’Italia e la Grecia sono gli unici due Paesi dell’Unione Europea dove i cittadini risultano oggi più poveri in termini reali rispetto a vent’anni fa. Tra il 2004 e il 2024, infatti, il reddito reale pro capite in Europa è cresciuto mediamente del 22,3%, con incrementi significativi in nazioni come Germania (+24,3%), Francia (+21,2%) e […]

03/12/2025

Addio a Maurizio Sella – Storico presidente della Banca: dallo sportello alla guida del gruppo

Addio a Maurizio Sella – Storico presidente della Banca: dallo sportello alla guida del gruppo

Maurizio Sella, figura storica della banca che porta il suo nome, si è spento a 83 anni dopo oltre sei decenni trascorsi nel mondo del credito. È stato l’emblema del banchiere tradizionale, capace però di traghettare un istituto nato come realtà locale verso un modello moderno e altamente tecnologico, preservandone allo stesso tempo l’autonomia in […]

24/11/2025

Lapo Elkann, i conti sono in rosso – Le sue holding in perdita e lui deve mettere mani al portafoglio. Ecco le cifre

Lapo Elkann, i conti sono in rosso – Le sue holding in perdita e lui deve mettere mani al portafoglio. Ecco le cifre

La situazione economica delle società riconducibili a Lapo Elkann continua a essere complessa. Dopo aver ceduto Italia Independent, l’imprenditore dispone ormai soltanto di due holding operative, entrambe caratterizzate da risultati negativi. Come riportato da Open, la prima – L.Holding srl – controlla circa un quinto della compagnia svizzera Youngtimers AG, che nell’ultimo bilancio ha visto […]

21/11/2025

Maserati in calo ovunque – Vendite sempre più rare (tranne che in un Paese): ecco la strategia della Casa del Tridente

Maserati in calo ovunque – Vendite sempre più rare (tranne che in un Paese): ecco la strategia della Casa del Tridente

Negli ultimi mesi i dati sulle immatricolazioni Maserati mostrano un trend sempre più evidente: la casa del Tridente continua a perdere terreno quasi ovunque. La direzione guidata da Jean-Philippe Imparato parla di una scelta consapevole, orientata alla rarità e alla redditività più che ai volumi. Eppure, osservando i numeri, il quadro appare come un rallentamento […]

15/11/2025