Quando si accendono i riscaldamenti? A Milano si parte il 29 ottobre

20/10/2022

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto che stabilisce quando si accendono i riscaldamenti nell’autunno-inverno. Si è cercato di rispondere innanzitutto alla domanda principale:

Quando si accendono i riscaldamenti nelle varie città?

Le prime città a partire, cominceranno il 22 ottobre, come Torino, Bologna e L’Aquila. Milano ha preferito posticipare un pochino, visto il caldo di questi giorni: nel capoluogo meneghino, i riscaldamenti si attiveranno il 29 ottobre. L’8 novembre sarà il turno di Roma e Firenze. L’ultima ad accendere i riscaldamenti sarà la Sicilia, dall’8 dicembre.

Come si regolamenta l’accensione dei riscaldamenti?

La data di accensione e spegnimento dei riscaldamenti in Italia, così come la durata giornaliera e i valori massimi della temperatura, seguono la classificazione climatica dei comuni italiani introdotta dal Decreto n. 412 del 26 agosto 1993. Le zone sono sei, e vanno dalla A alla F. La zona F, in cui rientrano Trento e le zone alpine, è l’unica esente da limitazioni. Qui, a causa delle rigide temperature, i riscaldamenti possono restare accesi tutto l’anno senza vincoli di orari.

Cosa cambia nelle regole 2022 per i riscaldamenti?

A fronte della crisi energetica in corso, cambiano le regole sull’accensione dei riscaldamenti col fine di ridurre il consumo del gas. Le principali novità previste dal DM 383 del 6 ottobre 2022 sono:

  • Il periodo di accensione dei riscaldamenti diminuisce di 15 giorni. La data di inizio viene posticipata di 8 giorni e si anticipa di 7 la data di fine servizio,
  • Viene ridotta di 1 ora la durata giornaliera di accensione,
  • Viene ridotto di 1°C il valore di temperatura dell’aria.

Sono previste deroghe per le strutture specifiche, quali scuole, nidi, ospedali e altre. I Comuni hanno comunque la facoltà di intervenire con ordinanza, qualora le temperature dovessero diventare particolarmente rigide.

Secondo le stime del governo questi cambiamenti porteranno a un risparmio di gas metano per oltre 2,6 miliardi di metri cubi per le abitazioni e di più di 60 milioni di metri cubi per gli uffici.

 

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