
Stadi vuoti e biglietti svenduti – Per ora il Mondiale per Club è un clamoroso Flop

L’edizione 2025 del Mondiale per Club, voluta con forza dalla FIFA per trasformare il calcio tra club in uno spettacolo globale, si sta rivelando una delle più grandi delusioni della stagione sportiva. Invece di entusiasmare i tifosi e riempire gli spalti, l’evento sta affrontando gravi problemi di pubblico, organizzazione e appeal.
In teoria, doveva essere un torneo epocale, una sorta di Super Bowl del calcio internazionale. Ma nella pratica, la realtà è ben diversa: partite giocate in stadi semi-vuoti, biglietti invenduti, e un pubblico statunitense che mostra scarso entusiasmo. A peggiorare la situazione, ci sono orari poco sensati (come i match in pieno orario lavorativo) e prezzi iniziali dei biglietti fuori mercato.
Numeri deludenti e tribune deserte
Uno degli esempi più emblematici del disinteresse che circonda il torneo è la sfida tra Chelsea e Los Angeles FC, disputata ad Atlanta in un lunedì pomeriggio. Nonostante lo stadio Mercedes-Benz possa accogliere oltre 70mila spettatori, appena 22mila erano presenti. “Sembrava quasi irreale, non siamo abituati a giocare in questo silenzio”, ha dichiarato l’allenatore del Chelsea Enzo Maresca.
Situazioni simili si sono registrate anche in altre partite: per Palmeiras–Porto, lo stadio da 82mila posti contava solo 40mila spettatori, mentre Botafogo–Seattle ha riempito meno della metà dei posti disponibili. La partecipazione del pubblico è minima e il clima sugli spalti è spesso freddo e distaccato.
Prezzi fuori portata e strategia del “tutto in saldo”
Tra le cause principali del flop c’è la gestione discutibile della vendita dei biglietti. Nella fase iniziale, i prezzi erano a dir poco scoraggianti: per assistere alla partita inaugurale tra l’Inter Miami di Lionel Messi e l’Al-Ahly, il biglietto più economico costava circa 350 dollari. Non sorprende che, a fronte di tariffe così elevate, i biglietti siano rimasti invenduti per mesi.
Per evitare l’imbarazzo di stadi vuoti in mondovisione, la FIFA ha avviato una vera e propria svendita: attraverso un accordo con il Miami Dade College, ha offerto pacchetti da 5 biglietti a soli 20 dollari, ovvero 4 dollari a partita. Inoltre, altri tagliandi sono stati distribuiti gratuitamente a turisti in giro per la città o ai clienti di alcune catene commerciali, purché acquistassero un tostapane o un phon.
Il calcio in USA resta ancora un’incognita
Il flop dell’evento evidenzia anche una verità spesso ignorata: negli Stati Uniti il calcio, sebbene in crescita, non è ancora considerato uno sport centrale. Il pubblico americano, già poco affezionato al pallone, difficilmente si interessa a una competizione nuova, senza storia né fascino immediato. “È difficile che la gente spenda soldi per un torneo che non conosce e che non percepisce come importante”, ha spiegato Doug Roberson, giornalista dell’Atlanta Journal-Constitution.
Inoltre, con la Coppa del Mondo del 2026 già all’orizzonte, molti preferiscono concentrare energie e risorse su quell’evento, lasciando il Mondiale per Club in un limbo di indifferenza.
Nonostante gli sforzi dell’organizzazione per salvare l’immagine del torneo, finora il nuovo formato del Mondiale per Club ha raccolto più critiche che consensi. Tra incontri poco competitivi, promozioni al limite del grottesco e una platea disinteressata, l’evento rischia di restare nella memoria collettiva non come un’esaltazione del calcio globale, ma come un fallimento mal gestito.
Sognava di essere l’apice del calcio internazionale tra club. Per ora, assomiglia più a un torneo estivo, poco seguito e molto discusso.