
Truffa criptovalute: arrestati a Dubai dalla magistratura Visintin e Giullin- Sono i protagonisti dello scandalo Nft di Silea
Truffa criptovalute: arrestati a Dubai dalla magistratura Visintin e Giullin- Sono i protagonisti dello scandalo Nft di Silea
Christian Visentin ed Emanuele Giullini, indagati in Italia per truffa aggravata, per aver raccolto grossi capitali da parte di centinaia di investitori prefigurando un investimento nella società a loro riferibile, New Financial Technology (Nft), attiva nel settore delle criptovalute, sono stati arrestati a Dubai.
La misura restrittiva, a quanto emerge, non sarebbe collegata all’intervento della magistratura italiana, ma ad azioni dalla giustizia degli Emirati, in seguito alle attività intraprese da Visentin e Giullini in Asia di natura analoga a quella osservata in Italia.
Nel mirino non solo i vertici di New Financial Technology
Nel mirino non solo i vertici di New Financial Technology: gli investitori che ritegono di essere stati raggirati hanno avviato iniziative in varie Procure in Italia a carico di una settantina di agenti.
Gli agenti sono stati denunciati per esercizio abusivo della promozione finanziaria e truffa aggravata e anche per aver indotto i risparmiatori a puntare sulle proposte speculative della società riferibile a Visentin e Giullini.
“La truffa Nft si aggirerebbe attorno ai 260 milioni di euro – spiega MilanoFinanza – ” e coinvolgerebbe 6mila investitori italiani, quasi tutti veneti e friulani. Nft, società con sede a Londra, ma fondata a Silea, in provincia di Treviso, prometteva ai suoi clienti rendimenti mensili del 10% sui bitcoin depositati. Ma lo scorso mese di maggio la società ha bloccato i pagamenti degli interessi per poi bloccare anche tutti i prelievi. Insomma, gli investitori si erano trovati con un pugno di mosche in mano”.