
Un bluff la Onlus di Hunziker-Bongiorno: “Non rispondeva alle richieste delle donne”. La sentenza
Un bluff la Onlus di Hunziker-Bongiorno: “Non rispondeva alle richieste”. La sentenza
La Onlus “Doppia difesa” fondata da Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker è stata oggetto di un’inchiesta giornalistica del quotidiano Il Fatto Quotidiano, con la giornalista Selvaggia Lucarelli che ha sollevato dubbi sull’efficacia dell’assistenza alle donne vittime di violenza.
Bongiorno ha querelato Lucarelli, ma la Procura di Cagliari ha archiviato il caso confermando le critiche riportate nell’articolo.
La sentenza evidenzia la scarsa operatività della Fondazione rispetto alle richieste di aiuto, con l’ex segretaria generale che ha confermato la limitata capacità di risposta alle telefonate e alle email, privilegiando quest’ultime e non potendo evadere le richieste quotidianamente a causa della struttura limitata della Fondazione.
La Fondazione – si legge nella sentenza del giudice – appariva scarsamente operativa rispetto alla quantità di richieste e alla tempestività di risposte che le stesse avrebbero richiesto”.
Decisiva è stata l’audizione dell’ex segretaria generale della Fondazione, grazie alla qual si è potuto verificare che “la struttura era composta da una segretaria e, a rotazione, da personale con competenza legale, che la Fondazione disponeva di due linee telefoniche e che alla ricezione delle telefonate era incaricata la segretaria e che, a volte, poteva accadere che altre persone rispondessero, che sempre la segretaria era incaricata di gestire il flusso delle email; che la Fondazione privilegiava i contatti via email; che, in ragione della struttura, non era possibile evadere le richieste quotidianamente; che era capitato di ricevere solleciti da parte delle utenti per essere ricontattate”.