
Valutazione insegnanti – Lo scrittore Enrico Galiano è d’accordo: “Sono un insegnante e voglio essere valutato”
Lo scrittore Enrico Galiano si è espresso favorevolmente riguardo alla valutazione degli insegnanti.
Galiano, che è anche insegnante, apprezza l’idea che qualcuno gli dica se stia facendo bene o male.
Lo scrittore riconosce che la categoria degli insegnanti gode di una sorta di intoccabilità. Sebbene siano costantemente osservati dagli studenti, ammette che è una posizione sbilanciata in cui gli insegnanti hanno il controllo e l’autorità.
Ma non c’è nessuno che possa scrivere per iscritto se gli insegnanti stanno andando bene o male, cosa devono migliorare o perfezionare. A meno che non commettano gravi errori, tutto si basa sulla volontà degli insegnanti di migliorarsi, stare al passo con i tempi o continuare a riproporre le stesse lezioni per trent’anni.
“Io voglio essere valutato. Mi piace l’idea che ci sia qualcuno che mi dica se sto facendo bene o se sto facendo male. Lo vorrei proprio qualcuno che mi mostra dove sbaglio, dove posso migliorarmi, dove invece vado forte” – ha dichiarato al sito youreduaction.it.
“Siamo una delle poche categorie che gode di una sorta di intoccabilità. È vero che siamo sempre sotto l’osservazione stretta dei nostri studenti, ma dobbiamo avere l’onestà di ammettere che è una posizione sbilanciata in cui noi deteniamo sempre il coltello o, per essere più precisi, il registro dalla parte del manico”.
“Dopo l’anno di prova alla fine del precariato è tutta prateria, per noi – conclude Galiano – ” nessuno che ci possa mettere per iscritto se stiamo andando bene o male, cosa dobbiamo curare di più, cosa perfezionare. A meno che non combiniamo guai grossi, è tutto riposto nella nostra buona volontà di migliorarci oppure no, di tenerci al passo o riproporre per trent’anni sempre le stesse identiche lezioni”.